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Attualità | 04 maggio 2022, 19:09

“La promozione dell’invecchiamento sano” al Soroptimist Club di Vercelli

Con il professor Fabrizio Faggiano e la dottoressa Erica Viola - Intervento di Cinzia Lacchia, Conservatrice del Museo Borgogna

Il professor Faggiano

Il professor Faggiano

All’ incontro del Soroptimist Club di Vercelli si è parlato di un tema quanto mai attuale e con il quale presto o tardi ognuno di noi dovrà fare i conti: l’invecchiamento. Accolti dalla presidente prof.sa Rita Manuela Chiappa sono stati graditi ospiti un medico, il Prof. Fabrizio Faggiano, e una psicologa, la dott.sa Erica Viola, che hanno intrattenuto le socie con relazioni su “La promozione dell’invecchiamento sano”.

Il prof. Faggiano, direttore del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale, ha esaminato la situazione sanitaria italiana, che vede un progressivo aumento della vita media, una forte riduzione della mortalità infantile ma anche del tasso di natalità, con conseguente invecchiamento della popolazione, che annovera un basso numero di lavoratori attivi rispetto ai pensionati , non compensato dagli immigrati. Vita lunga non significa però vita sana, perché la disabilità e le malattie, nonostante le misure di prevenzione, vengono a turbare la serenità della vecchiaia.

E proprio per migliorare lo stato di salute che è nato il progetto “Dedalo: volare sugli anni”, di cui il Prof. Faggiano è responsabile, che rappresenta la prima di quattro aree tematiche in cui si articola il progetto Well Impact, ideato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, che promuove il nesso tra cultura e salute. Il progetto Dedalo propone ai cittadini una serie di iniziative volte a migliorare lo stato di salute: spettacoli teatrali, concerti, visite a musei, conferenze, una buona alimentazione, il muoversi insieme, la cultura e la scoperta del territorio. L’iniziativa è sostenuta da numerosi enti e associazioni del territorio (ASL, Comuni di Vercelli e di Santhià, U.P.O.) e mira a promuovere corretti stili di vita, soprattutto attraverso la partecipazione attiva e consapevole a eventi culturali, che molti studi scientifici hanno dimostrato essere in grado di favorire il benessere psicofisico e sociale delle persone.

La dott.sa Viola ha poi ribadito lo stretto legame tra cultura e salute: andare a teatro o assistere a un concerto sono attività che inducono ad adottare altri comportamenti virtuosi e facilitano l’adozione di uno stile di vita più sano. In particolare la musica ha il potere di migliorare la dimensione affettiva e cognitiva della mente umana.

E’ poi intervenuta la socia Dott.sa Cinzia Lacchia, Conservatrice del Museo Borgogna, attualmente impegnata in un master executive “Cultura e salute” del Cultural Welfare Center, che ha caldeggiato la partecipazione dei vercellesi ai numerosi eventi culturali organizzati, ormai da alcuni anni, dal museo: ascoltare musica o conferenze su temi rappresentati nelle opere d’arte, circondati dalla bellezza eleva il nostro spirito e ci fa sentire meglio.

Il prezioso messaggio che i due relatori hanno trasmesso all’uditorio è quindi inequivocabile: per invecchiare bene e prevenire le malattie, o perlomeno per attenuarne il danno alla nostra salute, sono fondamentali uno stile di vita sano, una rete di relazioni sociali e il mantenimento dell’interesse verso tutto ciò che di bello e di buono ci offrono il nostro ambiente naturale e la nostra società.

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