Sono 68mila le pre-adesioni alla campagna vaccinale tra over 80 e personale scolastico piemontese registrate nel primo giorno di raccolta delle prenotazioni. «Alle ore 18 di lunedì - rende noto la Regione - erano già state registrate 68.000 richieste di pre-adesione: 25.500 caricate dal personale docente e non docente sul portale www.ilpiemontetivaccina.it e 42.500 inserite dai medici di famiglia, sull’apposita piattaforma regionale, per i propri pazienti con più di 80 anni, inclusi i nati nel 1941».
Le somministrazioni dei vaccini inizieranno venerdì 19 febbraio per il personale scolastico, universitario e della formazione professionale e domenica 21 febbraio per gli over80.
«Questo primo giorno di raccolta delle prenotazioni - osserva l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - si chiude con un bilancio decisamente positivo, sia riguardo ai numeri, sia sul piano logistico. La piattaforma informatica ha dimostrato di reggere lo straordinario impatto dei contatti, così come i medici di famiglia stanno confermando nei fatti il loro strategico impegno sul fronte della pandemia. Ringrazio tutti coloro che, in ogni sede, lavorano a questa delicata e impegnativa campagna vaccinale».
«Questa giornata conferma il Piemonte come una delle Regioni più preparate ad affrontare anche la vaccinazione di massa - aggiunge il commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione, Antonio Rinaudo - Mentre procede a pieno regime il completamento della vaccinazione del personale del nostro sistema sanitario e delle Forze dell’ordine e delle Forze armate, tra le prime Regioni in Italia per rapidità di somministrazione dei vaccini, dai prossimi giorni daremo il via a questo nuovo importante passo avanti per mettere in sicurezza i cittadini piemontesi a cominciare dalle fasce più fragili, come gli over80».
«Le decine di migliaia di adesioni raccolte già nel primo giorno della campagna di adesione per il personale scolastico, universitario e della formazione professionale - evidenzia Pietro Presti, consulente strategico Covid della Regione Piemonte - dimostra l’attenzione e la sensibilità di questo settore rispetto al tema della sicurezza sanitaria, sia ai fini della tutela della salute sia per garantire la continuità di un servizio fondamentale come quello dell’istruzione».