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Cronaca | 11 dicembre 2018, 08:31

La Fiom al fianco di Mauro Ferraris

CONTRO DI LUI UN IMMOTIVATO ACCANIMENTO MEDIATICO

Ivan Terranova, segretario Fiom e Mauro Ferraris

Ivan Terranova, segretario Fiom e Mauro Ferraris

Riceviamo e pubblichiamo.

Avremmo preferito esprimere la nostra posizione sula vicenda di Mauro Ferraris balzata agli onori delle cronache di questi giorni, alla fine dell’epopea che sta devastando la famiglia Ferraris.

Tuttavia, partendo da quanto riportato da La Stampa, nell'articolo del 6 dicembre scorso, intitolato “In mutua da due anni, recitava a teatro”, ci vediamo in dovere di comunicare - come Fiom Cgil - il nostro punto di vista sulla vicenda. Toppe volte, infatti, abbiamo assistito a processi mediatici che hanno avuto luogo prima sui giornali e subito dopo sui Social, Network per avvalorare l’una o l'altra posizione, senza mai considerare che questo modo di fare informazione, prima ancora di ogni sentenza, devasta tutte le persone coinvolte nella vicenda.

Allo stesso tempo, ci chiediamo perchè mai lo stesso risalto, la cronaca non l’abbia data a Mauro Ferraris quando, al primo giorno di rientro dall’infortunio, gli è stato impedito l’accesso in azienda,in modo del tutto illegittimo, come ha sentenziato anche il Tribunale di Vercelli, depositando agli atti la sentenza.

Fin dall'inizio di questa vicenda, la FIOM CGIL Vercelli Valsesia è stata vicina a Mauro e alla sua famiglia. Poiché i dettagli di quanto accaduto verranno comunicati soltanto alla fine del percorso giudiziario, ci limitiamo a sottolineare che abbiamo condiviso con Mauro il suo dolore fisico e la sua sofferenza psicologica. Abbiamo seguito come Cgil il suo percorso infortunistico e resta emblematico il fatto che l’INAIL non sia arrivato alle stesse conclusioni lette su La Stampa e sugli altri organi di informazione locale.

Un accanimento dei media indubbiamente fomentato dall’Azienda, la stessa che ha avuto nei confronti di Ferraris un comportamento illegittimo.

Le conseguenze che subisce una famiglia, conosciuta sul territorio, nel momento in cui vengono pubblicati certi articoli accusatori sono pesantissime. E di contro, ci spiace constatare che tali sofferenze siano causate da informazioni sbagliate e scorrette riportate sia nei ‘titoloni’ che nei contenuti degli artcoli: l’infortunio occorso a Mauro Ferraris, infatti, è un infortunio in itinere, non causato quindi dall’Azienda e non riconducibile a colpe di alcuno, ma nessuna opera teatrale è stata mai messa in scena, né tanto meno perpetrata nel periodo in essere.

Per quanto da noi conosciuto sulla vicenda, siamo fiduciosi su un esito positivo del processo. Come Fiom Cgil crediamo nella giustizia e lanciamo un appello a tutti gli Organi di stampa affinché le parole, dette o scritte, siano soppesate e usate con quel criterio di onestà e oggettività che dovrebbe contraddistinguere la deontologia della professione giornalistica. Principi di una professione che vengono a mancare quando parole infamanti vengono usate impropriamente, con l’unica conseguenza di distruggere le persone che ne vengono travolte.

Ivan Terranova, segretario generale FIOM Cgil Vercelli Valsesia

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