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Spettacoli | 26 settembre 2022, 20:20

Una strega-attrice per racontare la storia delle "streghe della notte" (fotogallery)

Barbara Truffa con lo spettacolo (tratto da una pagina di storia) "L’aria era carica di risate selvagge! Reggimento 588" - Quando il coraggio è donna...

FOSERVIZIO DI ANDREA ROSATE

FOSERVIZIO DI ANDREA ROSATE

Recita e danza senza sosta. Ogni tanto un attimo di respiro, grazie a un breve filmato, a una canzone russa struggente. Ma le streghe non si riposano mai, ha dimostrato Barbara Truffa mettendosi nei loro panni, nei due spettacoli di sabato e domenica.

Una storia affasciante, quella che è stata allestita e proposta nei locali della Code Danze Studio. Una storia, uno spettacolo che Barbara ha dedicato alla memoria dei suoi genitori, Carlo e Anna.

1941. Mille ragazze giovani russe, di diversa estrazione, laureate, operaie, vogliono combattere i tedeschi ma – cosa mai successa fino ad allora – come aviatrici. Vogliono combattere volando. La risposta è questa: Non se ne parla. Ma loro non si perdono d'animo e si rivolgono a Marina Raskova, componente del Soviet Supremo. Sarà lei a convincere Stalin, sarà lei la madrina di tre reggimenti.

Non fu facile, per queste donne, perlopiù giovanissime. Il primo ostacolo furono i soldati e gli aviatori russi... «Queste donnette vorrebbero guidare aerei da combattimento?».

Dice sul palco Barbara Truffa, unica protagonista che racconta la storia del Reggimento 588 («In pochi mesi dovettero imparare quel che si impara in anni») e legge le pagine di alcune “streghe” («Qui, anche sotto i quaranta gradi, si ride e si scherza. Le mie amiche sono ragazze belle come me, amano sognare»).

Prima di combattere devono esercitarsi: 15 ore al giorno, sia le aviatrici, sia il personale tecnico. «Si addormentavano spossate, con le vertigini, ma al risveglio erano di nuovo pronte».

Alle “streghe” vengono assegnati degli aerei-quasi-giocattolo: i Polkarpov Po-2. Legno e tela. Con il busto della aviatrice (davanti) e della navigatrice (dietro) fuori dal veicolo. Come motociclette volanti.

Aerei giocattolo che però possono atterrare su un campo di patate, aerei che non possono essere individuati dai radar perché non sono muniti di radio a bordo.

Combattono di notte «entrando e uscendo dalla nuvole, come una danza... una danza di morte» recita Barbara.

Storie di morte, già. Come la storia di un equipaggio, siamo in Ucraina, che non fece ritorno alla base. «L'aereo e le due componenti furono trovate solo nel 1965. Quando l'areo era atterrato le avevano uccise, lasciando lì i corpi. Era stata la popolazione a seppellirle, poi, di nascosto».

Atti di eroismo di donne-ragazzine. Che colpivano sempre di notte.

Furono i tedeschi a chiamarle così, streghe, streghe della notte.

Una bella pagina di storia, uno spettacolo - L’aria era carica di risate selvagge! Reggimento 588 - da replicare ancora. Perché è un omaggio al coraggio delle donne. Un coraggio che non è fiction, ma storia vera.

Applausi meritati per la brava Barbara Truffa, e gli altri componenti della compagnia TeKamu – musiche di Roberto Seccamani, video di Stefano Tarchetti, allestimento di Stefano Tarchetti e Valentina Violino, voce di Alessandro Deambrogio - dal pubblico presente. 



rb

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