Paese bislacco, il nostro. Non si può nemmeno più dare liberamente un passaggio a quattro povere prostitute nigeriane senza dover rendere conto alle forze dell'ordine ed essere pure multati di 500 euro. Poi parlano di accoglienza e integrazione... Nemmeno ci fossero in ballo atti osceni in luogo pubblico o reati simili. Sembra una congiura, cosa avrò mai fatto di male?
Difficile entrare nella testa delle persone, ma più o meno dev'essere stato questo il contorto ragionamento che ha mosso un uomo del 1970 di Rovasenda ad inveire contro i Carabinieri che stavano solo facendo il loro dovere, contestandogli di aver caricato in macchina le quattro lucciole africane.
Ieri mattina, giovedì 12 ottobre, i militari dell'Arma, a seguito di un normale controllo del territorio a Masserano, hanno notato una Ford ferma al centro della carreggiata. La zona in cui la macchina stazionava è nota per essere abitualmente frequentata proprio dalle lucciole di colore. Avvedutesi dell'arrivo dei Carabinieri, le quattro ragazze si sono immediatamente dileguate nei boschi circostanti, mentre il conducente è stato fermato.
Michele C., pregiudicato residente a Rovasenda, ha investito gli agenti con un florilegio di insulti e dopo aver platealmente stracciato il verbale della costatazione amministrativa di 500 euro, si è allontanato senza nemmeno ritirare i documenti che aveva esibito agli agenti. In questo modo, oltre alla contravvenzione, si è meritato anche una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale.
dal nostro corrispondente a Biella