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Notizie dall'Italia | 07 dicembre 2025, 23:23

Fermare l’espulsione verso l’Egitto di Mohamed Mahmoud Ebrahim Shahin

Appello di Amnesty (a cui ha aderito Insieme per Gaza Vercelli) e altre dodici organizzazioni

Fermare l’espulsione verso l’Egitto di Mohamed Mahmoud Ebrahim Shahin

Il testo dell’appello diffuso sui social da Amnesty International è il seguente: “Insieme ad altre dodici organizzazioni della società civile chiediamo al Governo e al Ministero dell’Interno italiani di fermare l’espulsione verso l’Egitto di Mohamed Mahmoud Ebrahim Shahin, in conformità agli obblighi in materia di protezione dei diritti umani. Shahin,cittadino egiziano residente a Torino da circa vent’anni, è stato sottoposto a un procedimento giudiziario ingiusto, fortemente viziato da evidenti irregolarità. L’inconsistenza dei fatti contestati per giustificare il provvedimento di espulsione emesso contro di lui rappresenta un caso allarmante di strumentalizzazione del diritto in chiave repressiva e di repressione del dissenso pacifico per mezzo della normativa in materia di sicurezza nazionale”. 

I firmatari richiedono un intervento urgente nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dai 

trattati e dalle convenzioni internazionali incluso il principio di non-refoulement che vieta agli Stati di espellere o respingere persone verso un paese in cui la loro vita o la loro libertà potrebbero essere minacciate da persecuzioni, torture o altre gravi minacce. 

Da Torino Mohamed Shahin è stato trasferito presso il Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Caltanissetta, lontano dai suoi familiari, dalla sua comunità, e dai legali che lavorano alla sua difesa. La richiesta di protezione internazionale è stata rigettata a seguito di un procedimento di esame fortemente accelerato,” che ha deliberatamente sottovalutato i rischi in cui Mohamed Shahin incorrerebbe qualora fosse espulso in Egitto, dove la tortura è endemica e le autorità sottopongono le persone ad arresti e detenzioni arbitrarie. Ricordiamo tutti purtroppo la vicenda del giovane dottorando dell’Università di Cambridge Giulio Regeni torturato e ucciso in Egitto, a gennaio del 2016, per il quale i familiari attendono ancora giustizia. 

L’inconsistenza dei fatti contestati a Shahin per giustificare il procedimento di espulsione 

rappresenta un caso allarmante di strumentalizzazione del diritto in chiave repressiva e di repressione del dissenso pacifico per mezzo della normativa in materia di sicurezza nazionale. 

L’appello a fermare l’espulsione di Mohamed Shahin verso l’Egitto, garantendogli il diritto a cercare protezione internazionale in Italia, ribadisce quanto espresso nella lettera inviata al Presidente Mattarella da mons. Derio Olivero vescovo di Pinerolo, rappresentanti della 

Chiesa Valdese e delle Comunità islamiche di Torino. 

Anche INSIEME PER GAZA VERCELLI si unisce alla richiesta di fermare l’espulsione di Mohamed Shahin, chiedendo il pieno rispetto dei diritti umani e dei principi fondamentali della Giustizia e del Diritto Internazionale. 

INSIEME PER GAZA VERCELLI

1: il testo completo dell’appello è qui: https://tinyurl.com/3afv48t6 


 

2: le organizzazioni firmatarie dell’appello sono: 

EgyptWide for Human Rights 

Law and Democracy Support Foundation (LDSF) 

Sinai Foundation for Human Rights 

Egyptian Front for Human Rights (EFHR) 

Egyptian Human Rights Forum ( EHRF) 

ARCI 

Cairo Institute for Human Rights Studies (CIHRS) 

A Buon Diritto 

European Legal Support Center 

El Nadeem Center 

Amnesty International Italia 

Egyptian Commission for Rights and Freedoms (ECFR) 

Refugees Platform in Egypt (RPE)

Comunicato

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