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Economia | 07 giugno 2024, 07:00

Ricorso Carta Docente: migliaia i precari pronti a fare causa al MIM

Non solo precari, anche tantissimi docenti di ruolo, che hanno svolto in passato servizio a tempo determinato, stanno richiedendo di poter partecipare ai ricorsi per ottenere gli arretrati

Ricorso Carta Docente: migliaia i precari pronti a fare causa al MIM

Date le numerose sentenze positive già emesse su tutto il territorio nazionale, tantissimi insegnanti si stanno muovendo per avviare il ricorso carta docente, volto al riconoscimento dei 500 € per la formazione e aggiornamento del personale in servizio presso le scuole pubbliche.

Il Ministero, infatti, nell’istituire la Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione dei docenti con la Legge 107 del 2015 cd. Buona Scuola, ha illegittimamente escluso dal novero dei beneficiari i docenti con contratti a tempo determinato.

La Carta Docente rappresenta un sostegno cruciale per gli insegnanti nell'accesso a risorse didattiche e strumenti formativi indispensabili per il miglioramento continuo delle proprie competenze. Tuttavia, la sua esclusione per gli insegnanti precari sottolinea una disparità ingiustificabile nel trattamento del personale docente.

Grazie ad un’ordinanza emessa dalla Corte di Giustizia Europea nella causa C-450/21 il 18 maggio 2022, è stata dichiarata incompatibile con l'ordinamento eurounitario la norma che preclude ai docenti precari il diritto di avvalersi del vantaggio economico di 500 euro derivanti dalla Carta Docente.

In virtù di questa decisione la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza – la n. 29961 del 27 ottobre 2023 - con la quale ha affermato una volta per tutte il diritto per il personale docente precario di poter avvalersi del beneficio economico precedentemente riservato ai docenti di ruolo.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con il Decreto Salva Infrazioni del 2023, ha provveduto in parte ad adeguarsi alla decisione della corte europea, ampliando ai supplenti con contratto fino al 31 agosto di poter ricevere il bonus.

È necessario, pertanto, per coloro che intendano fare richiesta del voucher, avviare una causa legale nei confronti del MIM presso il Tribunale competente in funzione del Giudice del Lavoro.

Gli avvocati di Giustizia Scuola, a tal proposito, hanno già avviato il ricorso carta docente per tantissimi insegnanti al fine di consentire a migliaia di docenti precari di ottenere finalmente il diritto a ricevere il contributo economico, che può arrivare fino ad un importo di 2.500 euro.

Sarà possibile utilizzare le somme riconosciute per l’acquisto di software e strumenti didattici; ingressi nei musei, eventi culturali, teatro e cinema; e soprattutto, per il pagamento delle tasse di qualsiasi percorso universitario, compresi TFA sostegno e corsi di abilitazione all’insegnamento.

La formazione continua degli insegnanti, a prescindere dalla tipologia di contratti stipulato con un’Istituzione scolastica, è un investimento fondamentale per il futuro della nostra società e non può essere sacrificata a causa di discriminazioni ingiustificate. È importante, quindi, garantire il pieno accesso alle risorse necessarie per lo sviluppo professionale di tutti i docenti.

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