Continuità nella discontinuità; un sincero rapporto di stima professionale e umana nei confronti di Andrea Corsaro; leale disponibilità verso i partiti che lo hanno indicato come candidato sindaco, ma nel rispetto di una storia personale e politica ultra cinquantennale. L'orgoglio di essere nonno e una precisazione: gli anni saranno 82 solo a ottobre. Per presentare la candidatura di Roberto Scheda a sindaco arrivano i segretari regionali dei partiti di centro destra.
Nella sala del Parlamentino dell'Ovest Sesia ci sono Riccardo Molinari (Lega), Fabrizio Comba (Fratelli d'Italia) e Paolo Zangrillo (Forza Italia) a dire che le candidature nei tre capoluoghi piemontesi che vanno al voto non sono frutto di logiche spartitorie ma di una sincera volontà di fare squadra; che tutti i partiti avevano nomi di alto profilo per la ambire alla poltrona di sindaco di Vercelli e che la scelta di Scheda (che in questi cinque anni è stato all'opposizione, ndr) «è stata dettata dalla volontà di ampliare la coalizione, riportandovi all'interno una figura di prestigio che non ha fatto opposizione ideologica», dice Molinari.
Tra il pubblico militanti di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, una pattuglia di consiglieri comunali della maggioranza presente e futura e gli assessori Giancarlo Locarni, Massimo Simion e Mimmo Sabatino e il presidente del Consiglio comunale, Romano Lavarino. Non c'è, invece, Corsaro: che molti, in città, danno al lavoro per la creazione di una propria lista civica ma che, tuttavia, appare affaccendato soprattutto nelle varie iniziative in corso a Vercelli.
La discontinuità annunciata da Scheda è relativa al «metodo: le scelte vanno condivise con la città e le categorie produttive - dice -. Il mio obiettivo è andare nei quartieri, tra le persone che vivono situazioni di disagio. Ho sempre sostenuto che occorra favorire la piccola e media industria e l'università. Abbiamo il rettorato, ma Vercelli non è una città universitaria e dobbiamo far rivivere un centro che si va desertificando».
Dai tre segretari parole di stima verso il candidato: «Il centrodestra - dice Zangrillo - è sempre capace di far prevalere l'interesse del territorio rispetto agli interessi di parte. Roberto è il candidato a Vercelli perché è adatto al profilo di sindaco».
Concetto ribadito anche da Comba: «Scheda si è messo al servizio della comunità, e farlo a 80 anni è una grande cosa. Non c'è spirito di competizione contro qualcuno, ma senso di responsabilità. Abbiamo percepito la necessità di fare delle scelte e ne abbiamo tratte le conseguenze».