Un viaggio tormentato dall’Appenino parmense alla Siberia della Rivoluzione d’Ottobre. Il viaggio di due orsanti italiani, girovaghi e ammaestratori di orsi.
Domenica 12 marzo alle 16,30 a Costanzana in occasione della Festa della donna, LaQuarta parte ospita Faber Teater con lo spettacolo «Lettere dalle città bianche».
Tra Bolscevichi Rossi, controffensive di controrivoluzionari Bianchi, il freddo inimmaginabile della Russia, le marce forzate, Michelazzo insegue il sogno di una vita: trovare e acquistare un orso siberiano da utilizzare nei suoi spettacoli. L’orso bianco, enorme, feroce, impressionante. Un sogno che diventa poco per volta una devastante follia. Per Michelazzo l’orso è il suo traguardo, il suo limite, il suo ego: è lui stesso, dentro una gabbia, costretto a ballare al suono di un organetto.
In scena la moglie Adina, da sola. Una dolente voce di donna cosciente del fatto che la sua infelicità venga da un altro infelice, domato, condannato alla catena e alla museruola. Adina si chiede quale destino di donna sia il suo, costretta a competere con gli orsi per conquistare i sogni di suo marito.
La donna segue per amore questa “allucinazione” fino ai limiti della sopportazione, fino alla tragica conclusione... Picaresca e simbolica, la narrazione segue il lungo viaggio dei due “artisti di piazza” alla conquista dell’orso, diventato mito. Una storia d’amore disperata, immersa nel fiume della grande storia, piccolo frammento di vite migranti nella grande tragedia che sconvolge un intero continente.
Testo di Lucia Giordano con Lucia Giordano. Regia e drammaturgia Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone. Produzione e allestimento Faber Teater









