Un'ampolla di acqua vercellese alla cerimonia per Sri Aurobindo

L'anno scorso mi sono recata nel sud dell'India ad Auroville, nello stato del Tamil Nadu. Portando con me una bottiglia d'acqua riempita al fiume Sesia, in quanto il 28 febbraio di quest'anno si sarebbe svolta la “Water Ceremony”, manifestazione che ha avuto luogo e alla quale hanno aderito 170 paesi dal mondo. A ferragosto si è svolta un'altra iniziativa con una meditazione collettiva all'alba, di fronte a un grande falò. Era il 146mo anniversario della nascita di Sri Aurobindo, nato il 15 agosto 1872. Ma anche la ricorrenza della Festa dell’indipendenza indiana dalla colonizzazione inglese nel 1946.

Nell'anfiteatro di fronte al Matrimandir (una palla dorata simbolo del luogo) hanno allestito un percorso fatto di fior di loto rosa alternati alle gocce d'acqua di cartoncino azzurro recanti le scritte dei luoghi di provenienza dell'acqua portati l'anno scorso; acqua che è stata versata in una specie di ampolla dorata il 28 febbraio di quest'anno, in occasione dei 50 anni di fondazione della città di Auroville. Fra le numerose gocce c'era anche quella con scritto “Sesia river”. Dall'Italia sono stata portate 3 campioni d'acqua in tutto.

Una bella cerimonia quando ancora il sole doveva sorgere e si sentivano in sottofondo i pavoni e i richiami di altri animali e volatili. Inoltre, la meditazione è stata guidata dalla voce registrata della Mere, la fondatrice di Auroville, leggendo uno scritto di Sri Aurobindo stesso intitolato "L'ora di Dio".

E' stata una bella cerimonia cui ha preso parte anche... un po' di Vercelli. Le immagini sono state scattate da Manohar (al secolo Luigi Fedele) italiano, che vive da tanti anni ad Auroville, ed è il fotografo ufficiale, oltre a rivestire altri numerosi ruoli legati alla comunicazione.