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Politica | 27 febbraio 2016, 09:25

Pesticidi banditi dalla città

APPROVATA LA MOZIONE CHE VIETA L'UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI E IMPEGNA IL COMUNE VERSO UNA FORTE CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE A FAVORE DEI PRODOTTI BIOLOGICI

L'intervento di Bassini in consiglio comunale

L'intervento di Bassini in consiglio comunale

Via libera alla mozione presentata da Sinistra e Voce Libera e supportata da 1500 firme e dall'adesione dl 47 testimonial (tra medici, insegnanti, veterinari, avvocati e giornalisti) per vietare l'uso dei prodotti fitosanitari in città, imporre l'uso dell'ugello antideriva per evitare la dispersione nell'aria dei residui e avviare una forte campagna di sensibilizzazione a favore del biologico.

"Ormai 22mila studi scientifici attestano che l'esposizione ai pesticidi provoca alzheimer, parkinson, tumori..." - ha detto nel corso della discussione il neo assessore all'Ambiente Remo Bassini che, come consigliere, si era adoperato per la stesura della mozione e la raccolta delle firme -. Quello dell'utilizzo dei prodotti fitosanitari è un problema culturale, oltreché politico: negli anni '70 l'agricoltura ha cominciato ad abusare dei fitofarmaci, distruggendo, di fatto, il ciclo biologico, ma oggi è anche dal mondo agricolo che arrivano segnali positivi di inversione di tendenza. Dalla zona di Rovasenda, dal novarese e dalla Lomellina dove una cinquantina di agricoltori, aderendo alla policoltura Ma.Pi, hanno bandito uso di fitofarmaci e concimi; alcuni risicoltori ci hanno contattato perché vorrebbero fare del biologico serio, certificato. E questa mozione l'abbiamo fatta anche grazie alla collaborazione di alcuni agricoltori: sono stati loro a dirci che è meglio utilizzare gli ugelli antideriva, sono stati loro che ci hanno portati a vedere gli argini bruciati dai fitofarmaci: a che serve uccidere i papaveri e la veccia villosa, che è una fissatrice di azoto?".

La mozione è stata integrata da un emendamento proposto da Renata Torazzo dei SiamoVercelli che impegna il Comune alla stesura di un regolamento attuativo, in cui vengano fissati paletti chiari cui debbano attenersi gli agricoltori, ma anche giardinieri e addetti alla manutenzione di aree verdi pubbliche e private. Anche se, come ha detto Mariapia Massa di Voce Libera, si tratterà più che altro di mettere insieme, integrare e far applicare ciò che è scritto nelle disposizioni comunali e provinciali.

"Oggi non conquistiamo nulla, oggi facciamo il primo passo verso il biologico e verso un contenimento dei fitofarmaci, che, perlomeno, vengono banditi dalla città muraria della città" è stata la conclusione di Bassini che ha ricordato come analoghi provvedimenti siano stati presi anche in altre zone ad alta vocazione agricola, tra cui Malosco, in Trentino, città "capitale" nella produzione delle mele.

redaz

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