Nel giorno della ricorrenza del centenario dalla nascita di Italo Calvino, l’Amministrazione Comunale di Garlasco presenta un ricordo particolare dell’Autore. Nell’ambito delle manifestazioni a lui dedicate e iniziate nell’anno 2022, l’inaugurazione dell’anno accademico UTL propone un ricordo particolare, che parte da un unico filo conduttore: la terra ligure, ambiente di suggestione per molti artisti, con i suoi colori, i profumi, la natura e i paesaggi. La chiave di lettura per ricordare Italo Calvino, nuova ed originale, evoca le suggestioni dell’interferenza tra letteratura, poesia e musica, e, in particolare, la musica di un poeta: Fabrizio De Andrè, nelle liriche del quale si riscontrano diversi richiami calviniani.
Calvino fu coinvolto infatti da Sergio Liberovici e Michele Straniero, nel progetto di Cantacronache e fu invitato a scrivere canzoni realistiche, in opposizione a quelle consumistiche in uso al Festival di Sanremo. La sua attività di “paroliere” durò un triennio (1958-1960), durante il quale scrisse canzoni diverse per stile e contenuto, fra cui Dove vola l’avvoltoio, dove anticipa il pensiero pacifista. Una ballata, che ispirò Fabrizio de André in La guerra di Piero di qualche anno più tardi.
Questa prospettiva di Calvino cantautore si intreccia con il paesaggio e i fiori, che Calvino ha imparato a conoscere, anche sotto il profilo scientifico, dal lavoro dei genitori, scienziati agronomi e botanici di fama, assistiti dal “Giardiniere”, Libereso Guglielmi, che ha tramandato saperi, sapori ed usanze del territorio.
Nelle canzoni di Fabrizio De Andrè le citazioni dei fiori evocano, insieme alla musica, profumi a tratti deliziosi o pungenti, essenze insieme dolci e amare: l’essenza della Liguria calviniana.
Il reeding teatrale vede ancora una volta insieme il cantante sanremese Christian Gullone con il giornalista e scrittore Claudio Porchia che presenterà i diversi brani musicali raccontando di Calvino e di un inedito Fabrizio de Andrè appassionato naturalista.
I brani musicali proposti sono: La guerra di Piero; Bocca di rosa; La canzone di Marinella; La canzone dell’amore perduto; Andrea; Creuza de ma; Se ti tagliassero a pezzetti.
Claudio Porchia, autore del libro “I Fiori di Faber”, , scrittore e giornalista, vive con la famiglia e lavora in provincia di Imperia. Scrive su diverse riviste e quotidiani, collabora con case editrici, cura siti internet e promuove eventi culturali. Ha realizzato ricerche e prodotto docu-mentari sulla realtà etnostorica e geografica del Ponente ligure. Collabora con di-verse organizzazioni presenti nel territorio ed impegnate sui temi della legalità e del turismo sostenibile. È direttore di “TravelEat” e redattore di “Viaggi del gusto Magazine”; presidente Associazione Ristoranti della tavolozza. Ha curato i libri di Libereso Guglielmi, il giardiniere di Calvino.
Christian Gullone, artista e musicista, laureato in Scienze dello spettacolo, e di-plomato attore alla Scuola di Teatro Contemporaneo e Performing Art Isole Com-prese - Teatro di Firenze. Fonda il Manifesto del cantautorato ligure. Il suo album d’esordio è Mà dedicato al mare e alla madre. Attivo operatore sociale già fonda-tore della Compagnia Teatrale Il Parcheggio delle Nuvole e collaboratore del mo-vimento del Teatro Impertinente. Propone una lettura-spettacolo che nasce dal racconto di Italo Calvino Un Pomeriggio Adamo (1947) e dedicato alla figura del nuovo giardiniere Libereso Guglielmi, entrato a lavorare per i genitori di Calvino nella Stazione sperimentale di Floricoltura di Sanremo, del quale racconta la sto-ria di un ragazzo innamorato della natura, di piante e insetti.