«Con lo spettacolo di Milena Vukotic abbiamo raggiunto il record di minuti di applausi – esordisce emozionato Giovanni Mongiano, direttore artistico di TeatroLieve – più di otto minuti di applausi nonostante le luci accese in sala! Il riscontro del pubblico è sempre stato caloroso ma venerdì sera ha superato ogni aspettativa».
Niente da dire, un gran colpaccio per la prima della nuova stagione teatrale 22/23 in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Una storia delicata e divertente, venerdì 4 novembre sul palco del Viotti, con Daysi, nell’omonimo “A spasso con Daisy”, che molti conoscono nella versione cinematografica del 1989 con Jessica Tandy e Morgan Freeman, che si aggiudicò ben quattro Oscar, oltre al Premio Pulitzer per la Drammaturgia all’autore, Alfred Uhry, vinto l’anno precedente.
«Vista da vicino non dimostra affatto la sua età, pensavo a lei come a una signora di 65 anni!» ci confida una storica abbonata, incredula, al termine dello spettacolo.
La signora Vukotic ha compiuto infatti 87 primavere, ma è leggera e graziosa come una ragazzina. Complici anche i tanti anni di danza classica che la portarono, giovanissima, a lavorare persino all'Opera di Parigi.
Non che gli altri appuntamenti in cartellone siano qualitativamente inferiori, tutt'altro, ma la presenza di Milena Vukotic sul palco del Teatro Auditorium Viotti ha rappresentato un valore aggiunto non indifferente.
«Un talento raro – continua Mongiano – tiene il palcoscenico in modo eccezionale, leggera, profonda, ironica. Anche nei minimi gesti, che forse ai più sfuggono, ma che (facendo lo stesso mestiere) non posso non cogliere. Il pubblico era incantato e io di più».
Un successo annunciato, ma “dal vivo” ancora più palpabile, che conferma senza dubbio alcuno la straordinaria duttilità artistica della grande attrice italiana.
Unanimi i commenti del pubblico in sala. «Quanta emozione, veramente un bellissimo spettacolo, commovente sino alle lacrime, interpretazione magistrale».
Questa immensa artista, che ha attraversato cinema, teatro e televisione, recitando per i più grandi registi di sempre da Fellini a Bunuel, da Scola a Zeffirelli, da Antonioni a Tarkovskij, Wertmuller, Monicelli, Risi, Ozpetek, a fine spettacolo, nonostante fosse stanchissima, si è concessa al numeroso pubblico in attesa dopo il recital per un selfie, una stretta di mano, un abbraccio e tanti tanti complimenti.
Un plauso speciale va a Salvatore Marino, “bravissimo, sempre misurato, mai sopra le righe” aggiunge il direttore artistico.
L'attore italo-eritreo interpretava l'autista di Daisy ed è conosciuto dal grande pubblico soprattutto in veste di comico nei varietà televisivi e in radio. Ruolo affatto facile quello di Hoke, soprattutto perchè sul grande schermo fu affidato a un'icona del cinema come Morgan Freeman, per cui risulta assai facile comparare le due prove d'attore.
Marino ha superato brillantemente la “sfida” riuscendo a imprimere una delicata tenerezza al suo personaggio, personalizzandolo, e toccando il cuore del pubblico.
Concludiamo con una riflessione di Giovanni Mongiano sulla funzione sociale del teatro come importante luogo di aggregazione, così prepotentemente evidente, soprattutto dopo due anni di pandemia.
«Al di là del bellissimo spettacolo, venerdì sera si è vivacemente percepita la voglia del pubblico di tornare a teatro, di ritrovarsi, di stare insieme. E' pur vero che il ruolo aggregativo del teatro, di scambi di pensiero e di incontro è da sempre riconosciuto sin dall'antica Grecia ma lo si riscontra, a mio parere, ancor più nei piccoli teatri di provincia come il nostro. Nei grandi teatri di città, il pubblico sostanzialmente non si conosce. Dopo due anni di “astinenza” dai contatti sociali e culturali ho visto le persone felici di poter ritornare a “essere partecipi” della vita teatrale, perch qui c'è tutto un prima e un dopo lo spettacolo, fatto di chiacchere, di condivisioni, di abbracci, di ri-unioni. Il pubblico si è soffermato a parlare con gli artisti, con me e con la produttrice dello spettacolo, come in una piccolo agorà, nel cuore della bassa vercellese».
Il prossimo appuntamento in cartellone è per sabato 10 dicembre con “Arlecchino Furioso”: un ritorno della compagnia dello Stivalaccio che al Teatro Viotti ormai ha un nutrito seguito di fan. Tutte le prime degli spettacoli sono in overbooking, già con persone in lista di attesa. Accaparrarsi un posto in stagione diventa sempre più arduo, ma si consiglia di non demordere.
Al momento sono disponibili solo pochi biglietti per la replica de “La Felicità” di sabato 13 maggio 2023.
Per ogni informazione telefonare a 338.1378957 oppure 338.5025373; in alternativa inviare mail a info@teatrolieve.it