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Economia | 28 settembre 2020, 16:09

Depressione e ansia in adolescenza collegate al rischio più alto di problemi cardiaci più tardi

Una ricerca svedese afferma che gli adolescenti depressi sono più a rischio di attacco cardiaco da adulti

Depressione e ansia in adolescenza collegate al rischio più alto di problemi cardiaci più tardi

I disturbi depressivi potrebbero essere considerati il ​​disturbo più importante in questo momento. Ma la depressione non può essere vista solo in modo semplice, perché diverse variabili sono importanti per sviluppare e mantenere questo stato. I sintomi depressivi potrebbero essere causati da fattori biologici, genetici, sociali e psicologici.

Le risultanze di una ricerca condotta dalla scienziata Cecilia Bergh dell’Università di Örebro in Svezia, presentate in occasione del Congresso della Società Europea di Cardiologia 2020. I dati rivelano un rischio di soffrire di attacchi di cuore in mezza età del 20% superiore rispetto a chi non ha sofferto di ansia cronica e depressione in adolescenza.

L’analisi ha preso in considerazione 238.013 uomini, tutti nati tra il 1952 e il 1956. Ad oltre 34.000 di essi era stata diagnosticata nell'ultima fase dell'adolescenza qualche patologia psicologica e psichiatrica, principalmente a seguito della visita per l'inizio del servizio militare: da qui è stata osservata un'incidenza più alta del normale del 20% che si verificasse un infarto oltre i 50 anni.

L'adolescenza può essere evidenziata da alcune caratteristiche, come lo sviluppo del concetto di sé, dell'autostima e di concetti più complessi. Si tratta di una fase caratterizzata da un aumento delle responsabilità sociali e familiari, vista anche da una diversa angolazione criminale, con l'utilizzo dello statuto dell'infanzia e dell'adolescenza.

"È anche una fase di marcati cambiamenti biologici e ormonali - riporta Luca Bucci di Healthspring.it - che spesso provocano dubbi, irrequietezza e cambiamenti di comportamento nei confronti delle parti sociali e della famiglia, con disturbi dell'umore e la conseguente perdita del senso di controllo, con perdita di energia e interesse; umore depresso; diminuzione del desiderio di eseguire attività che in precedenza causavano piacere (anedonia). Prima che diventino condizioni patologiche croniche può essere opportuna l'assunzione di vitamine idrosolubili del gruppo B e magnesio per il contrasto alla depressione, valeriana o olio di CBD come rilassanti".

Problemi legati al sonno; perdita di energia o stanchezza costante; difficoltà di concentrazione e diminuzione della capacità di pensare, oltre alle difficoltà nel prendere decisioni; perdita di appetito; bassa autostima; sentimenti di inutilità o colpa e pensieri sulla morte e il suicidio. Tutti questi sintomi finiscono per compromettere la vita sociale, professionale e interpersonale dell'individuo.

La depressione può essere correlata a problemi accademici, problemi sessuali, abuso di droghe, disturbi della condotta, disturbi d'ansia, deficit di attenzione, panico, disturbi alimentari, tra gli altri e può essere considerata un disturbo con livelli elevati comorbidità, cioè altri disturbi associati. E fa parte anche dello strascico emotivo conseguente alla diffusione del nuovo Coronavirus, che in conseguenza della riduzione significativa della curva del contagio ha permesso a milioni di ragazzi di tornare sui banchi di scuola ma con la spada di Damocle di essere vittime del contagio come dimostrato dai recenti tamponi nel mondo della scuola.

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