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Gattinara-Valsesia | 16 giugno 2020, 09:01

Simone, 23 anni e la passione per la montagna: "Così rinasce l'Ospizio Sottile"

Riapre l'antico rifugio al colle Valdobbia, sulla via che collega Val Vogna e Valle di Gressoney

Simone, 23 anni e la passione per la montagna: "Così rinasce l'Ospizio Sottile"

La scorsa estate era rimasto chiuso. In questo complicatissimo 2020, invece, l'Ospizio Sottile, storico rifugio al colle Valdobbia, sull'antica via che collega la Val Vogna alla Valle di Gressoney, rinasce grazie all'entusiasmo di un giovane 23enne. Lui si chiama Simone Polenghi e vive in provincia di Lodi. In uno dei momenti più bui della pandemia, Simone Polenghi ha partecipato al bando del Comune di Alagna per la gestione dell'ospizio e, appena l'emergenza sanitaria le le condizioni climatiche lo hanno consentito, si è messo al lavoro per valorizzare una struttura antica e collocata in una valle incantevole.

“Con l'entusiasmo dei miei 23 anni voglio far rinascere e riaprire questo luogo storico costruito nell'800 come rifugio dei migranti che percorrevano le vie commerciali tra Valsesia e Valle d'Aosta – racconta Simone Polenghi -. Allora come oggi l'ospizio vuole essere un punto di riferimento di apertura e accoglienza con tanta cordialità”.

L'avventura di questo giovane, appassionato di montagna e di natura prende il via al termine di un periodo davvero difficile. “Nonostante la pandemia – racconta - ho deciso di intraprendere questa avventura perché ho fiducia nel futuro, spirito d'avventura, tanto entusiasmo e tanta passione per la montagna. Voglio trasmettere un messaggio di speranza: Ripartiamo con forza, coraggio e determinazione. Anch'io ho sofferto il lockdown nel corso del quale temevo di non poter avviare la mia attività per la quale avevo impegnato tempo e risorse, ma la volontà e la passione mi hanno aiutato a superare le tante difficoltà e ostacoli dati anche dalla distanza visto che sono residente in Lombardia, in provincia di Lodi”.

Dopo la riapertura, Simone si è messo al lavoro, aggiornando, attraverso la pagina Facebook del rifugio (CLICCA QUI) su tutte le novità della stagione. “Ora sono finalmente nel mio rifugio: non ci sono intemperie o altro che mi possano spaventare o fermare. Sono qui e spero che molti abbiano fiducia e si apprestino a camminare in montagna e frequentare i bei rifugi alpini. Ho voluto raccontarvi la mia storia perché credo che le notizie positive possano aiutarci a sorridere e incontrarci, a farci riprendere la nostra vita. E, soprattutto, a non farci abbandonare i nostri sogni”.

redaz

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