“Una doccia fredda, ma questo non è il momento della rassegnazione. Dobbiamo stringerci attorno ai lavoratori della Magnolia-Ifi, non solo per solidarietà, ma individuando, ognuno per le proprie competenze, tutte le strade possibili per dare un futuro a questo stabilimento, e alle famiglie che da oggi possono contare soltanto sugli ammortizzatori sociali”.
L’on. della Lega Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia e membro della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, invita a non mollare, e a guardare avanti, oltre al provvedimento di fallimento del Tribunale che ha decretato la fine della produzione per l’azienda di Santhià.
“Un anno fa – sottolinea Tiramani – nello stabilimento della Magnolia-Ifi lavoravano 130 dipendenti, oltre all’indotto. Il numero di occupati si era già drasticamente ridotto alcuni mesi fa, ma nessuno si aspettava uno stop così rapido e definitivo. Recriminare però serve a poco: più importante rimboccarci le maniche, e cercare soluzioni. In una fase così difficile per l’economia del paese, e del territorio piemontese in particolare, diventa fondamentale che Governo, Regione, enti locali e corpi intermedi (dalle associazioni imprenditoriali ai sindacati) remino davvero tutti dalla stessa parte, e con un unico obiettivo: ridare fiato alla nostra economia, e una possibilità concreta di vera ripartenza ai tanti lavoratori in difficoltà. A partire, a casa nostra, dai dipendenti Magnolia-Ifi da oggi senza lavoro”.
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