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Politica | 30 novembre 2017, 18:10

La minoranza se ne va: salta il consiglio comunale

NUOVO KO DELLA MAGGIORANZA: SALTA PURE UNA VARIAZIONE DI BILANCIO "PESANTE"

La minoranza se ne va: salta il consiglio comunale

Parte in salita il consiglio comunale: sui banchi dell’opposizione si sfiora il "tutto esaurito", mentre c'è qualche buco di troppo sul lato dove siedono la maggioranza e i gruppi che - seppure con la formula dell’appoggio esterno - dovrebbero garantire il regolare svolgimento dei lavori.

E, puntualmente, la seduta salta nel momento in cui si deve procedere con la votazione di una delibera di peso. Nello specifico si tratta dell'emendamento a una variazione al bilancio che movimenta cifre importanti, vicine ai due milioni di euro. Interventi sicuramente di peso per la città, ma che, secondo la minoranza, "sono stati comunicati fuori tempo massimo - dice Pier Giuseppe Raviglione di SiAmo Vercelli -. Praticamente ce li avete dati in aula, senza la possibilità di fare approfondimenti".

L'emendamento, che invece secondo il sindaco Maura Forte e il presidente del consiglio comunale Michele Gaietta era stato inviato ai consiglieri comunali via posta elettronica alle 14, contiene una serie di provvedimenti importanti per la città ed è quindi prevedibile che la seduta venga riconvocata in tempi brevi.

Ma intanto, per oggi, non se ne fa niente. 

A lasciare l'aula sono i gruppi SiAmo Vercelli, VercelliAmica, Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Forza Italia. "Una variazione di questo genere doveva essere trattata in altro modo", dicono uscendo. Al momento dell'appello restano in aula Pd, Cambia Vercelli, Sinistra e Voce Libera e Gruppo Misto, ma questo non basta a garantire il numero legale (ci sono infatti quattro assenze - Sara Vinci, Teresa Marcon, Costantino Zappino e Giordano Tosi).

Cosa prevede, nello specifico, l'emendamento del sindaco Forte? Innanzi tutto una serie di riduzioni di impegni di spesa per il trattamento accessorio del personale di alcuni settori (Affari Generali e Istituzionali, Gestione Patrimoniale, Lavori pubblici e Manutenzione e Servizio cultura e scuola) e del contestuale aumento dello stesso capitolo di spesa relativo al trattamento accessorio dei dipendenti di Servizi cimiteriali, Polizia municipale e Servizio tributi. Complessivamente la cifra movimentata è di poco inferiore ai 13 mila euro.

Poi ci sono alcuni capitoli assai più pesanti. Si tratta del trasferimento di 471mila euro di avanzo di amministrazione, inizialmente destinati ai lavori del Cavalcaferrovia del Belvedere, sulla manutenzione del suolo pubblico (200mila euro) e sulla manutenzione degli edifici comunali (271mila euro). I fondi per il Cavalcaferrovia - già definiti a titolo di cofinanziamento del Bando Periferie - vengono presi dal capitolo delle entrate correnti (spostandoli dalla manutenzione strade e manutenzione edifici pubblici). Infine l'ultimo intervento va a istituire un fondo di 130mila euro per attività in campo archeologico (ovvero per l'acquisto dell'area dell'anfiteatro): 100mila euro dalla riduzione del capitolo per l'urbanizzazione di via san Guglielmo di Vercelli e 30mila dalla riduzione delle spese per la retrocessione dei loculi. Proprio su quest'ultimo stanziamento Forza Italia (e anche altri esponenti della minoranza) cerca una mediazione proponendo di stralciare e votare il punto separatamente. Ma, chiaramente, la maggioranza non accetta.

Sconsolati i volti dei consiglieri in casa Pd, e volti lunghi anche in giunta, che incappa in un nuovo stop ed è costretta a inghiottire l'ennesimo "rospo" appena una settimana dopo l'approvazione della mozione che censura Atena, proposta dalla minoranza.

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