La ricerca, la scoperta e la conoscenza non si possono mai sopire, perché la ricerca è libertà. È il caso di Roberto Maglione, ingegnere della zona di Moncrivello, cordiale dipendente di una nota azienda. Maglione investe il suo tempo privato per gli studi di orgonomia, la scienza fondata oltre 60 anni fa dal dottor Wilhelm Reich. Essa si fonda sullo sviluppo ed il controllo di una forma di energia fluttuante ed universale che permea tutta l’esistenza del cosmo, quindi la vita umana e del pianeta. La scienza, in merito, non l’ha presa proprio bene… Maglione è inoltre autore di vari testi ed articoli sul tema (i più famosi sono Wilhelm Reich e la modificazione del clima e L'arca di Mosè e l'Accumulatore di Reich).
Chi era Wilhelm Reich? “Un genio. Allievo di Freud, intraprese presto una sua direzione di ricerca, effettuando scoperte mirabolanti. Non piacque alle istituzioni per la sua magnanimità ed indipendenza”.
Da quanto tempo Lei si cimenta in orgonomia? “Da diversi anni studio l’attività di Reich e data la mia formazione universitaria propendo perché l’orgonomia sia annoverata fra le scienze di ricerca, non fra le ‘finte scienze’ rifiutate dal mondo accademico”.
Quale aspetto degli studi reichiani le interessa maggiormente? “Il carattere dei miei studi è esclusivamente privato, non professionale: mi dedico alle applicazioni climatologiche dell’orgonomia. Si può modificare naturalmente il clima tramite un apparecchio chiamato cloudbuster, facendo piovere nelle zone aride, restituendo così vigoria alla terra. Si possono aiutare tutte le zone secche a rinverdirsi, come già accade in Algeria, dove altri studiosi di mia conoscenza hanno rianimato il deserto: qui ora gli autoctoni coltivano frutta e verdura!”.
Ha fatto esperienza diretta di tutto ciò? “Ho avuto il privilegio di lavorare con i massimi esperti in orgonomia climatologica. Anni fa ho partecipato ad un’operazione nel sud dell’Europa. Dopo il nostro intervento, la pioggia ha rifocillato la terra che ha dato ricchissime colture, tanto che gli abitanti della zona continuano a ringraziarci ancora adesso!”.
Per quanto concerne aspetti più clinici dell’orgonomia? “Tassativamente solo un esperto può provare a sperimentare, non altri. Dagli studi comprendo che certe malattie diffuse potrebbero essere sconfitte dall’energia orgonica, in appoggio completante alla medicina ufficiale, tramite un apparecchio rigenerante chiamato accumulatore orgonico. Conosco medici che approfondiscono le possibilità terapeutiche di diverse patologie, tra cui il cancro”.
Ha dei riscontri in merito? “Ad esempio, un carissimo amico, oggi mio collaboratore, ha scetticamente provato l’accumulatore durante l’influenza: in 36 ore ha recuperato appieno le forze, senza assumere alcun farmaco”.
Come esperimenta queste tecniche alternative? “Assolutamente in modo privato e senza coinvolgere nessuno che non sia interessato a questa scienza. Chi m’incontra è sempre un appassionato e solo con essi c’è dialogo: il mondo accademico è usualmente sordo e pregiudiziale”.
Prospettive future? “Continuo la mia vita, lavorando e studiando: se poi potrò, offrirò volentieri il mio contributo”.





