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Salute | 30 maggio 2017, 11:23

Cure palliative: il futuro guarda all'integrazione tra ospedale e domicilio

LE PROSPETTIVE PER VERCELLI CONCORDATE TRA ASL, REGIONE E ORDINE DEI MEDICI

Cure palliative: il futuro guarda all'integrazione tra ospedale e domicilio

All'indomani della "Giornata nazionale del sollievo" che si è celebrata domenica 28 maggio in tutta Italia, l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha voluto incontrare a Vercelli insieme ai vertici dell'Asl VC il presidente dell'Ordine dei medici, Pier Giorgio Fossale, e la sindaca per condividere la volontà di meglio strutturare la sperimentazione già in corso all'interno dell'ospedale Sant'Andrea che consenta a quanti necessitano di cure palliative un'attenzione dedicata e speciale. 

In diverse realtà ospedaliere del Piemonte sono già stati individuati nei reparti di medicina alcuni letti (da uno a cinque) cosiddetti di pre hospice e l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte ha dato mandato alla direttrice dell'Asl, Chiara Serpieri, di individuare le modalità per strutturare in tal senso la realtà già presente anche a Vercelli, nell'ambito dell'area medica.

"A ciò - si legge in una nota della Regione - si affianca il lavoro che la dottoressa Alessandra Galetto, ricercatrice dell'Università del Piemonte Orientale di recente convenzionamento, sta già compiendo da alcuni mesi, con la riprogettazione dei servizi di cure palliative domiciliari e residenziali. Alla dottoressa Galetto è già in corso di attribuzione formale anche la Struttura semplice cure palliative e hospice".

Il presidente dell'Ordine dei medici di Vercelli, anche nella sua veste di medico di famiglia con lunga esperienza, nel sottolineare l'importanza dell'attenzione all'applicazione della legge nazionale 38 sul terapia del dolore, ha evidenziato come nel Vercellese siano già numerosi medici di medicina generale che si fanno carico di assistere a casa i malati terminali, lavorando per assicurare loro la massima dignità e la massima umanizzazione della cura insieme alle somministrazione della terapia palliativa del dolore. 

"L'utilizzo di alcuni posti letto in ospedale dedicati - conclude la nota della Regione - insieme al rafforzamento del personale infemieristico (lo sblocco delle assunzioni dopo l'uscita dal piano di rientro da pochi mesi è realtà in Piemonte) potrà costituire un percorso condiviso in questo delicato settore dell'assistenza domiciliare ed ospedaliera, con l'impegno di tutti di garantire la continuità delle cure e dell'assistenza".

redaz

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