Aggiornamento delle 8,15 del 16 agosto
Purtroppo l'incendio divampato nel condominio ha fatto una vittima. Si tratta di un 54enne di origine marocchina che al momento dello scoppio del rogo stava dormendo in una cantina. Secondo una prima ricostruzione sarebbe morto per le gravi ustioni riportate.
Altre sette persone sono rimaste intossicate.
Il palazzo dove sono accaduti i fatti è di sette piani e si trova in via Coppa.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti con 2 autopompe, 1 autobotte, 1 autoscala, 1 carro aria e un mezzo destinato a sala operativa. Al momento sul posto vi sono ancora alcune squadre dei Vigili del fuoco per effettuare il recupero dei beni delle persone evacuate. Le causa al momento non sono ancora note ma si stanno effettuando le indagini da parte del nucleo NIA dei Vigili del fuoco.
I fatti
Un boato, poi il fumo denso che invade le scale e un’ondata di calore che spinge alla fuga. Attimi di terrore poco dopo l’una di notte in un condominio di via Regione Croce, dove un incendio scoppiato nella parte inferiore dello stabile ha costretto i residenti a scappare in fretta e furia, qualcuno persino dalle finestre, pur di sfuggire dal forte calore e dal fumo generato dalle fiamme.
In pochi istanti l’allarme al 112: sul posto sono piombati Vigili del Fuoco di Biella e Cossato, ambulanze e Carabinieri. I Vigili del Fuoco hanno evacuato le famiglie e lavorato per domare il rogo, mentre i soccorritori sanitari prestavano cure immediate agli inquilini intossicati dal fumo, uno dei quali dopo essere rintracciato nel suo alloggio e portato fuori in barella è stato affidato al personale del 118.
Il cuore dell’incendio, a quanto riferito dalle prime testimonianze dei residenti, sarebbe partito dal vano contatori, nel piano cantina ma le cause restano ancora da chiarire e saranno gli specialisti del Nucleo Investigativo Antincendi dei Vigili del Fuoco a stabilirne l’origine con precisione.
Una notte di paura che ha lasciato un intero condominio sotto shock, con tanti residenti ancora increduli per lo spavento e per quella corsa disperata contro il pericolo.




