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Economia | 16 giugno 2025, 07:00

Hockey su Ghiaccio a Milano-Cortina 2026: l’Italia sorprende, ma si ferma ai gironi

Hockey su Ghiaccio a Milano-Cortina 2026: l’Italia sorprende, ma si ferma ai gironi

Il torneo olimpico di hockey su ghiaccio maschile di Milano-Cortina 2026 ha regalato un mix di spettacolo, pathos e passione come raramente si era visto nella storia recente di questa disciplina. Con il ritorno dei Giochi in Italia dopo oltre vent’anni, l’entusiasmo del pubblico di casa ha raggiunto livelli altissimi, sostenendo ogni azione con un tifo da stadio. In un contesto in cui le crazy time statistiche hanno spesso disegnato trame imprevedibili — power play ribaltati, reti decisive in inferiorità numerica e sequenze di tiri in porta in pochi secondi — l’Italia ha recitato un ruolo da outsider coraggiosa, sfiorando una storica qualificazione ai quarti.

La nazionale italiana, guidata dal coach finlandese Jari Tuononen, era una delle formazioni meno quotate alla vigilia. Il roster, composto in gran parte da giovani atleti cresciuti nei vivai di Trento, Bolzano e Torino, non presentava grandi nomi noti a livello internazionale. Tuttavia, la squadra ha mostrato un’identità precisa: difesa solida, transizioni rapide e una mentalità offensiva mai vista in passato nel panorama azzurro.

Inserita in un girone di ferro con Canada, Svezia e Repubblica Ceca, l’Italia ha esordito con una prestazione sorprendente contro i cechi. Nonostante la sconfitta per 3-2, gli Azzurri hanno tenuto testa agli avversari per tre periodi, sfiorando il pareggio con un palo colpito a 40 secondi dalla sirena finale. La prestazione ha infuso fiducia e consapevolezza, spingendo l’Italia a giocare una partita eroica contro la Svezia. Dopo essere passati in svantaggio 2-0, gli italiani hanno reagito con carattere e determinazione, portando il punteggio sul 3-3. Solo all’overtime un errore in zona neutra ha permesso agli svedesi di chiudere il match 4-3.

Contro il Canada, infine, è arrivata l’unica sconfitta netta. La nazionale nordamericana, composta da stelle NHL come Connor Bedard e Cale Makar, ha imposto il proprio ritmo fin dal primo minuto. L’Italia ha comunque salvato l’onore con un gol segnato da Marco De Santi, giovane talento del Val Pusteria, e ha chiuso il match con più tiri in porta nel terzo periodo, segnale di una squadra che non si è mai arresa.

Nonostante l’eliminazione, il bilancio è stato considerato più che positivo. Il commissario tecnico Tuononen ha dichiarato in conferenza stampa: “Sono orgoglioso di questi ragazzi. Nessuno ci dava una chance, eppure siamo arrivati vicinissimi a una qualificazione storica. Serve ancora tanto lavoro, soprattutto nella gestione dei momenti chiave, ma abbiamo gettato le basi per un futuro competitivo.”

I dati post-torneo parlano chiaro: record di ascolti televisivi in Italia per una partita di hockey e un incremento del 37% nelle iscrizioni ai corsi giovanili di hockey sul ghiaccio. La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG) ha già annunciato un piano triennale per potenziare le infrastrutture e avviare una riforma dei campionati giovanili, con l’obiettivo di alimentare la nazionale con nuovi talenti.

Milano-Cortina 2026 non ha portato una medaglia all’Italia, ma ha acceso una nuova luce su uno sport che, con il giusto supporto, può finalmente trovare spazio tra le eccellenze dello sport nazionale.







 

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