«Credo che sia più difficile separarsi, e forse è il tema centrale del mio libro, quando si è fatto un importante pezzo di strada assieme, tanto più quando permane affetto o stima o riconoscenza, anche se le cose non vanno più. Tutte le separazioni che mi hanno fatto soffrire, che fossi io il lasciato o il lasciante, avevano questa connotazione. Come ci insegnano gli psicanalisti, la prima complicata separazione che vivono gli esseri umani, uomini e donne, è quella dalla madre, nella prima infanzia. E spesso le separazioni successive si portano dietro le ferite di questa» dice Giacomo Sartori (intervista a Vanity Fair) parlando del suo libro “Fisica delle separazioni in otto movimenti”, Exorma
In Fisica delle separazioni, con un linguaggio elegante e implacabile, Giacomo Sartori porta i lettori a riflettere sulla genesi, sulle dinamiche e le conseguenze di una separazione e a imparare, infine, in otto “lezioni” a voltare pagina per accogliere la ricchezza dell’altro. Una lettura al contempo analitica e poetica, personale e universale, in cui ciascuno può ritrovare parte della propria esperienza e della propria vita di relazione, sociale, familiare, sentimentale.
La voce narrante maschile, lontana dagli stereotipi che vogliono l’uomo seduttore, conquistatore o, peggio ancora, prevaricatore, mette a nudo la propria fragilità, esplora le reciproche responsabilità, le difficoltà e i timori che accompagnano il fallimento di un rapporto. La relazione è, secondo Sartori, in questo tempo di individualismo esasperato e di atomizzazione, l’unico baluardo di verità.
La nuda verità è che non sappiamo quasi niente di noi stessi, e ancora meno degli enigmi viventi che incrociano o condividono il nostro percorso: compresi coloro che ci sono più vicini, e che amiamo.
Giacomo Sartori è agronomo ricercatore e vive a Parigi da molti anni. Con Exòrma ha pubblicato nel 2019 Animali non addomesticabili (con Marino Magliani e Paolo Morelli) e il romanzo Baco, finalista al “Premio Procida Elsa Morante” (2021) e la cui traduzione americana è stata finalista al “Philip K. Dick Award” (2022).
Gli altri suoi romanzi sono Tritolo (il Saggiatore, 1999), Anatomia della battaglia (Sironi, 2005), Sacrificio (Pequod, 2008; Italic, 2013), Cielo nero (Gaffi, 2011), Rogo (CartaCanta, 2015) e Sono Dio (NN, 2016). La traduzione americana di quest’ultimo, inclusa dal «Financial Times» tra i Best Books of the Year, ha vinto il “Foreword Indie Gold Award for Literary Fiction” (2019) e l’“Italian Prose in Translation Award” (2020).