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Notizie dal Piemonte | 12 agosto 2020, 10:09

La tragedia di Castelmagno: morti cinque giovanissimi. Gli inquirenti indagano sulla dinamica e sulla portata del mezzo

La comitiva di nove ragazzi era salita in quota per osservare il cielo, in una delle notti di stelle cadenti. Alla base del terribile incidente, forse una disattenzione

La tragedia di Castelmagno: morti cinque giovanissimi. Gli inquirenti indagano sulla dinamica e sulla portata del mezzo

Forse una disattenzione è stata la causa del tragico incidente di questa notte a Castelmagno, che ha portato alla morte cinque ragazzi Cuneesi e al ferimento di altri quattro giovani. 

A morire sul colpo dopo lo schianto Marco Appendino, 24 anni, di Savigliano, alla guida del mezzo, un fuoristrada Defender. A morire sono stati anche i fratelli Nicolò ed Elia Martini, 17 e 11 anni, di San Sebastiano di Fossano, Camilla Bessone di 16 anni e Samuele Gribaudo di 14, residenti a San Benigno di Cuneo. 

Feriti in maniera non grave gli altri occupanti del mezzo Chiara di 17 anni di Morozzo e Anna, 17 anni di San Benigno, sorella di Samuele. 

Critiche le condizioni di Marco, 24enne anche lui di Savigliano che è stato elitrasportato al Cto di Torino, da dove confermano che è sveglio e cosciente. Ha riportato un trauma vertebrale e dovrà essere operato per la stabilizzazione della colonna. La prognosi per ora è riservata. 

Anche Danilo, 17 anni di Verzuolo, è stato trasferito in codice rosso all’ospedale Santa Croce di Cuneo.

Probabilmente i nove amici erano saliti in quota per andare a osservare meglio il cielo stellato in quella che era una calda e tranquilla serata d’estate, finita purtroppo in tragedia, causata forse appunto da una distrazione. Mentre il mezzo stava scendendo nei pressi del Santuario di San Magno, è precipitato da una strada forestale, uscendo di strada all'altezza di un tornante e iniziando a rotolare verso valle. Per l'impatto i giovani sono stati tutti sbalzati fuori dal veicolo.

Ora sono in corso di accertamento l’esatta dinamica dell’incidente, in queste ore i Carabinieri sono salti in località Alpe Chastlar per fare i dovuti rilievi, controllare le tracce di frenata. Si sta anche cercando di capire se il mezzo utilizzato dai ragazzi fosse omologato per nove persone o per sei. Il Defender, ridotto a una carcassa dopo essersi cappottato più volte durante la caduta, è stato recuperato dai Vigili del Fuoco.

"Siamo sgomenti e senza parole" è il commento a caldo del primo cittadino di Savigliano, Giulio Ambroggio, che ha visto due suoi concittadini coinvolti nella tragedia "Tutta la vicinanza alle famiglie così provate da questa tragedia".

dal nostro corrispondente a Cuneo

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