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Gattinara-Valsesia | 14 settembre 2019, 09:50

Riparte il "Buon Samaritano": in 5 anni distribuiti 30mila pasti a persone bisognose

TORNA IL PROGETTO ANTI SPRECO GESTITO DAL COMUNE DI GATTINARA, CON LE SCUOLE E UN POOL DI VOLONTARI: OGNI GIORNO 25 PERSONE RIESCONO AD AVERE UN PASTO COMPLETO GRAZIE ALLE RAZIONI NON SERVITE

Il team che si occupa del progetto "Buon Samaritano"

Il team che si occupa del progetto "Buon Samaritano"

Riparte il progetto sociale “Buon Samaritano” che, negli anni passati, ha consentito di distribuire più di 30.000 pasti alle famiglie in difficoltà, con una media giornaliera di circa 30 pasti, recuperando gli alimenti non portati a tavola dalla mensa delle scuole elementari e delle medie di Gattinara. Un grande risultato ottenuto grazie all’aiuto di tutti.
Il progetto è nato nel 2014, grazie all’interessamento diretto del consigliere Enrico Segatto, con il fine di sostenere le famiglie in difficoltà e, contestualmente, di ridurre gli sprechi alimentari e la produzione di rifiuti organici.
Da allora, il Comune di Gattinara, con la collaborazione di vari soggetti fra cui il Consorzio C.A.S.A., la Dussmann (che fornisce i pasti nelle mense scolastiche di Gattinara) e le Associazioni di volontariato che vi collaborano (Stop Solitudine, C.R.I. Comitato locale di Gattinara, San Vincenzo, gli amici del Cortile delle Suore), ha avviato il progetto Buon Samaritano riuscendo a creare un circolo virtuoso tra aziende, enti caritativi e Istituzioni che garantisce alle persone in difficoltà un piccolo sostegno.
Il progetto ha inoltre una forte valenza educativa, infatti insegna ai ragazzi delle scuole primaria e secondaria a impegnarsi a dare importanza al cibo che non va assolutamente sprecato.
«Era il maggio 2014 – spiega con soddisfazione Enrico Segatto - e partiva un progetto che mi stava e sta tutt’ora molto a cuore: il progetto denominato Buon Samaritano. Non avrei mai pensato che potesse raggiungere numeri così consistenti. Abbiamo raggiunto la considerevole cifra di 30.000 pasti erogati da allora ad oggi. Oggi i pasti erogati hanno una media giornaliera più contenuta, allora superava i 30 pasti quotidiani, oggi si aggira sui 20-25 pasti giornalieri. Numeri impressionanti se si pensa che erano tutti cibi destinati a diventare nella migliore delle ipotesi compost. Un grazie di cuore va a tutte le persone che collaborano a questo progetto, - conclude Segatto - un piccolo gesto che al di là dell’aiuto materiale ci ricorda che siamo soprattutto una Comunità, una Comunità che non vuole dimenticare nessuno in particolar modo le persone bisognose. Inoltre il progetto ha anche una valenza didattica, i ragazzi imparano a ragionare sugli sprechi e sulle persone in difficoltà».
«Un progetto di Comunità – commenta il sindaco, Daniele Baglione – di cui sono particolarmente orgoglioso. Il risultato raggiunto non è scontato, lo si deve al lavoro che i nostri volontari fanno tutti i giorni, dedicando il loro tempo al servizio della Comunità e, in modo particolare dei più deboli».

redaz

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