Politica - 27 settembre 2022, 09:19

Vercelli vira a destra e manda in Parlamento Emanuele Pozzolo: FdI primo partito

Fratelli d'Italia fa incetta di voti. Per tutti gli altri... son dolori. Terzo Polo in doppia cifra nel capoluogo. Dati e commenti.

Pozzolo e Delmastro entrami eletti nel collegio per la Camera

Pozzolo e Delmastro entrami eletti nel collegio per la Camera

La certezza arriva solo nel tardo pomeriggio di lunedì, quando finiscono gli scrutini anche negli ultimi seggi ritardatari sparsi per mezza Italia. Emanuele Pozzolo, segretario provinciale di Fratelli d'Italia e assessore della giunta Corsaro, prepara le valigie per Roma, per occupare uno scranno a Montecitorio. 

Nonostante il taglio dei parlamentari, anche in questa legislatura Vercelli avrà un rappresentante in Parlamento, così come, in passato, era stato con Paolo Tiramani (Lega), Luigi Bobba (Pd) e prima ancora con Roberto Rosso e Lorenzo Piccioni (Forza Italia Pdl). 

In questa intervista pre elettorale, il neo parlamentare si era raccontato, spaziando dalla sua attività politica ad alcune temi caldi del momento (CLICCA QUI PER LEGGERE).

Intanto il dato che esce dalle urne è di un'ulteriore svolta a destra del vercellese che, in massa, ha votato Fratelli d'Italia. In provincia e anche nel capoluogo, il partito di Giorgia Meloni è in testa alle preferenze e ottiene percentuali inattese in centri come Gattinara, dove arriva al 36,19%, Borgosesia (storico feudo leghista) dove arriva al 33,44% o Santhià che, pur essendo governata dal centro sinistra, vede FdI al 31,79%. Percentuali di poco inferiori, ma sempre di peso, anche nel capoluogo, dove il partito di Giorgia Meloni arriva al 29,21%.

All'interno della coalizione di centro destra, l'esito delle urne certifica il difficile momento di Forza Italia che solo in pochi centri arriva alla doppia cifra e che, nel capoluogo, si vede superata, oltre che dagli alleati della Lega, anche da Pd, Terzo Polo e, di un soffio, anche dal Movimento 5 Stelle.

Risultati poco soddisfacenti anche per la Lega che, sebbene nei centri valsesiani abbia tenuto più che altrove, finisce la corsa a 12,40% nel collegio e all'11,25% in città. «Da 15 anni sono in Lega e ne vado fiero, continuerò a battermi per i valori del nostro movimento», è il commento di Eraldo Botta, ex presidente della Provincia, candidato al Senato. Nel corso della sua militanza ha visto quando la Lega era sotto il 4% e ha vissuto i fasti salviniani. Ma ora la ruota è nuovamente girata... E il dibattito su come ripartire sembra essersi appena aperto.

Soddisfatti per il lavoro compiuto in un solo mese e mezzo sono invece i candidati del Terzo Polo, Francesca Tini Brunozzi e Fabrizio Finocchi, che in città, superano la doppia cifra e si attestano come quarto partito. «Nella circoscrizione proporzionale dove sono stato candidato - è l'analisi di Finocchi - il Terzo Polo ha raccolto 8,60% dei consensi: quasi un punto in più della media nazionale. Il proporzionale di Piemonte 2 è scattato e quindi eleggeremo un parlamentare. In Provincia superiamo il 9%. In città a Vercelli il Terzo Polo fa il 10,51%: quasi tre punti sopra la media nazionale. Siamo il quarto partito a una incollatura dalla Lega: in meno di due mesi abbiamo costruito una casa per i liberali, i riformisti e i popolari. Ora bisogna dargli gambe solide per correre ancora più veloce sul nostro territorio». Ringrazia Vercelli anche Tini Brunozzi: «Nonostante un risultato sopra la media nazionale, il nostro capolista alla Camera, Luigi Marattin, è eletto nel collegio P02, che ha fatto un risultato leggermente migliore del nostro P01, e sarà il parlamentare delle province di Cuneo, Asti, Alessandria. Luigi mi ha promesso che continuerà a darci una mano anche qui, e ne sono felice. Ivan Scalfarotto è stato invece eletto al Senato nel Piemonte2 ed è quindi il nostro parlamentare di riferimento. Mi ha assicurato che vuole presto tornare anche a Vercelli: in queste settimane di campagna elettorale ha cominciato a conoscere e apprezzare la nostra terra».

In casa centro sinistra gli umori non sono certo dei migliori: la debacle nazionale lascia poco spazio alla possibilità di trovare spunti positivi. Non resta che analizzare le cause di una sconfitta (annunciata, per la verità) e rimettersi in marcia. Salvo sorprese, le prossime scadenze elettorali sono nel 2024 per Comunali (capoluogo compreso) e Regione. Prove - le Comunali soprattutto - nelle quali il lavoro sul territorio, che sempre viene tirato in ballo quando si perdono le elezioni, può essere davvero la carta in più da giocare per invertire la rotta.

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