Stato di agitazione, all'Asl Vercelli, in vista della scadenza del contratto a più di 100 lavoratori assunti a tempo determinato per combattere contro il Covid durante la pandemia. I primi che, a fine anno, potrebbero perdere il posto alla scadenza del contratto.
«Negli ultimi tavoli di confronto con la RSU, la Direzione ha dichiarato l’indisponibilità ad assumere non oltre l’ordinaria copertura del turn over per vincoli economici e normativi regionali/nazionali», si legge in una nota diffusa nella serata di martedì a firma della Rsu aziendali e della Cgil Fp.
«L’ubriacatura Covid è finita - recita la nota -: così la Direzione avrebbe sintetizzato l’impossibilità di stabilizzare o almeno prorogare i contratti a termine».
Da più di un anno la RSU rivendica l’assunzione dei tanti operatori assunti con contratto a termine: infermieri, OSS, tecnici di radiologia e laboratorio, fisioterapisti, ostetriche, amministrativi, assistenti sociali tutti reclutati durante l’emergenza, «ma che colmano, a tutti gli effetti, le evidenti e gravi carenze di organico che da anni sono presenti in Asl - prosegue la nota - Un valore aggiunto, quello di questi operatori che stanno lavorando con abnegazione, che hanno acquisito professionalità che non possono essere disperse».
Per rivendicare l’assunzione di questo personale precario la Rsu dell’Asl di Vercelli ha proclamato uno stato di agitazione di tutto il personale sanitario che verrà depositato in Prefettura.
«La carenza strutturale di personale - spiega Mariella La Terra, coordinatrice Rsu e rappresentante della Fp Cgil - è un problema sollevato nelle recenti assemblee convocate nei posti ospedalieri di Vercelli e Borgosesia, in cui tutti i lavoratori hanno espresso la forte preoccupazione per il futuro del personale precario e il forte dissenso per il carico di lavoro che il restante personale subirà. Un ulteriore batosta dopo lo stress fisico e psicologico subito per la pandemia. Sono state considerate totalmente insoddisfacenti le dichiarazioni della Direzione Asl Vc circa l’impossibilità di assumere oltre il turn over: un numero insufficiente al reale fabbisogno di personale. Sono operatori funzionali non soltanto alla gestione dell'emergenza, ma a quella ordinaria, perché colmano le evidente e gravi carenze di organico che da anni è presente nella nostra Asl».
In questi giorni in cui anche l’Asl Vc sta lavorando ai tanto annunciati piani di potenziamento della sanità territoriale, all’abbattimento delle liste di attesa, alla riapertura dell’attività ordinaria (oltre alla corposa campagna vaccinale e con quanto previsto dai programmi del PNRR) i rappresentanti sindacali rilevano come «grandi progetti richiedono grandi investimenti in termini di personale e professionalità. Il taglio di di lavoratrici e lavoratori che si sta prefigurando potrebbe mettere a serio rischio la tenuta della sanità provinciale, un’implosione in termini di cura, prevenzione e assistenza. Un danno alla qualità e alla quantità delle prestazioni con l’aggravio dei carichi di lavoro per il personale già particolarmente provato da quasi due anni di emergenza sanitaria. Un’ irresponsabilità da parte del governo centrale e regionale, che a dispetto dei proclami di rafforzamento del Servizio sanitario nazionale e regionale, continua con la politica di contenimento al personale. L’Azienda, da parte sua, è in ritardo nell’espletamento di vari concorsi che, peraltro, non risolverebbero comunque appieno il problema della stabilizzazione di chi ha fronteggiato la pandemia. Dopo mesi di continue e infinite richieste da parte delle Organizzazioni sindacali, si apprende con favore le recenti notizie del Consiglio dei Ministri del 28-10-2021 rispetto alla bozza di autorizzazione a stabilizzare il personale sanitario assunto durante l’emergenza, sebbene demandi e rimandi la valutazione di fattibilità al Ministero salute e al Ministero Economico . Un ritardo, a nostro avviso, che non ci si può permettere».
Nei fatti, i posti di lavoro che rischiano di venire meno sono, secondo i sindacati, circa 100 unità che in prima battuta hanno il contratto in scadenza il 31 dicembre e, in futuro, tutti gli altri contratti a termine: in totale sono oltre 200 per il personale non medico.
«Ma i nostri sanitari - conclude polemicamente la nota . non erano stati eletti a eroi di questo Paese, della nostra Regione, della nostra Provincia? Gli applausi al balcone sono stati ormai dimenticati e gli eroi ora, sono numeri da contenere. La Rsu Asl Vc ha convocato le assemblee e attraverso un ordine del giorno ha accolto le istanza dei lavoratori che hanno rivendicato la proclamazione dello stato di agitazione al fine di sensibilizzare le istituzioni nazionali /regionali /provinciali e cittadinanza tutta».




