Politica - 18 agosto 2021, 12:00

Cappuccio: «I conti del Comune sono solidi. Le dimissioni di De Sanctis non sono una sorpresa»

Si accendono le polemiche a Santhià che tra meno di due mesi va al voto

Cappuccio: «I conti del Comune sono solidi. Le dimissioni di De Sanctis non sono una sorpresa»

Arriva da un lungo post sui social la replica del sindaco di Santhià, Angelo Cappuccio, alla lettera di dimissioni da assessore protocollata martedì sera da Aureliana De Sanctis.

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«Un gesto che non mi ha (e non ci ha come maggioranza) sorpreso affatto - replica Cappuccio -. Fin dall’inizio De Sanctis ha dimostrato di non saper essere parte della squadra di questa amministrazione. Molto spesso era assente dall’ufficio, solo qualche telefonata o qualche videochiamata, tanto che abbiamo stilato una sorta di regolamento affinché le videochiamate potessero essere sostitutive della presenza in Giunta e in Consiglio Comunale. Essere assessore della città e spesso non presentarsi neanche una volta alla settimana in municipio… beh qualche perplessità la lascia, pure di natura etica. E se poi parliamo di partecipazione alla vita pubblica, possiamo dire con grande tranquillità: praticamente assente».

Cappuccio, rimandando al mittente le accuse di non aver fatto gioco di squadra, va poi al nocciolo della questione: la Sviluppo Santhià srl. «L'ipotesi che la società Sviluppo Santhià possa creare problematiche al bilancio comunale è priva di fondamento - afferma Cappuccio -. I tecnici esperti in materia confermano che non ci sono problematiche in tal senso. Illustrerò nella mia relazione di fine mandato alla Corte dei Conti i vari passaggi di questa lunga vicenda che parte dal passato, con una giunta, quella di Canova e Simion, ideatori di una società partecipata già fuori gioco fin dalla nascita».

Andando nel dettaglio, Cappuccio aggiunge che «Le valutazioni patrimoniali della società Sviluppo Santhià sono ormai da anni rimesse al liquidatore.

Nell’ultimo anno, anche con l’obiettivo dichiarato di un rilancio industriale dell’area, abbiamo supportato il liquidatore nello sviluppo di un manifestato interesse di mercato, che purtroppo non si è poi concretizzato per la scelta dell’azienda offerente di trasferirsi su altra sede. Durante quella fase, il liquidatore ha proceduto a nuova perizia, per le trattative in corso, verificando una sostanziale distanza tra i valori iscritti a patrimonio e quanto oggi stimabile con analisi di mercato. L’esito è quindi, per legge, quello di una svalutazione delle aree, definita dal liquidatore, a cui spetta il compito di tale quantificazione. Da anni la storia della Sviluppo Santhià è chiusa per il Comune e da anni abbiamo svalutato i crediti comunali rispetto alla società. Per cui tutti siamo ben consapevoli che il bilancio comunale è al riparo da possibili effetti della liquidazione. Chi dice il contrario evidentemente non è preparato e, peggio ancora, diffonde oggi inutili allarmismi».

A De Sanctis, Cappuccio rimprovera di non essere stata una presenza attiva nel periodo della pandemia, di non aver fornito contributi utili alla risoluzione di questioni o problematiche importanti, pur avendo un assessorato significativo.

«Il milione di euro – scrive il sindaco - che stiamo spendendo in questo ultimo anno e mezzo di amministrazione, è stato trovato nelle pieghe dell'avanzo del bilancio grazie al consulente, al segretario comunale e al responsabile di servizio dell'area finanziaria, non di certo dell'ex assessore al bilancio che più volte invece non ha condiviso le nostre decisioni. Non è nella nostra natura mandare via le persone, perché crediamo sempre che ci sia la buona volontà e la buona fede in ognuno di noi e che la squadra prevalga sul singolo, e amministrare una città esige che ci si concentri su come ottenere il bene per la città, non su altro. E così è stato. Il bilancio comunale è a posto: le casse sono sane, le opere pubbliche realizzate sono tante e quelle in cantiere anche di più. Abbiamo superato (e speriamo di uscirne presto) una pandemia sanitaria. La mia relazione di fine mandato, che invierò alla Corte dei Conti, spiegherà ogni aspetto di questa amministrazione, anche la situazione economico finanziaria».

redaz

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