Profondamente commosso dalla morte del calciatore gattinarese Matteo Ravetto, che aveva anche militato nel Borgosesia Calcio e che si era fatto apprezzare in città, anche sul versante umano e personale, il sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani si è attivato inviando una interrogazione scritta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per sapere come intenda aumentare la sicurezza della A26, l’Autostrada dei Trafori, dove è accaduto l’incidente che alle 3,30 della notte tra il 30 settembre e il I ottobre ha stroncato la vita di Matteo Ravetto e a Simonluca Agazzone, l'altro calciatore che viaggiava con lui.
«Avevo incontrato Matteo sabato pomeriggio a Borgosesia – ricorda Tiramani – dopo molto tempo che non lo vedevo: era veramente un bravo ragazzo, un amico e un campione che aveva vestito anche la maglia del Borgosesia Calcio. Ci siamo salutati velocemente, e ora ripenso al suo inconfondibile sorriso aperto e a quella cordialità che lo distingueva. Incredibile e beffardo il destino.... Da parte mia – aggiunge il deputato - per il ruolo di cui il territorio mi ha investito, nel suo ricordo mi impegno affinché questa tragedia non passi inosservata e gli automobilisti che percorrono la A26, così come altri tratti stradali, siano tutelati. È per questo che ho immediatamente scritto l’interrogazione al ministro: è indispensabile intervenire».
L’interrogazione, rivolta al ministro Paola De Micheli, parte dalla premessa che l’incidente avvenuto nel territorio di Carpignano Sesia secondo la ricostruzione degli agenti della Polstrada di Romagnano Sesia è da attribuire all’urto dell’autovettura contro alcuni cinghiali presenti in carreggiata. “Non è il primo episodio di animali selvatici presenti sull’Autostrada dei Trafori (A26) e in particolare nel tratto citato – scrive il deputato – che mettono a repentaglio l’incolumità degli automobilisti, cagionandone addirittura la morte, come nel caso esposto in premessa».
Tiramani conclude dunque chiedendo al ministro “se e quali azioni di propria competenza intenda attivare, di concerto con la società concessionaria e con tutti gli attori istituzionali interessati, per aumentare la sicurezza dell’Autostrada dei trafori”.
«Purtroppo, in Italia troppo spesso si attendono le tragedie prima di intervenire – conclude Tiramani – da tempo le nostre strade sono rese insicure dall’attraversamento degli animali selvatici, sempre più numerosi. Se questo fenomeno è difficilmente controllabile sulle strade ordinarie, diversa è la situazione in autostrada: sono strade a scorrimento veloce dove gli automobilisti pagano un pedaggio, è doveroso fare tutto il necessario per metterli in condizione di massima sicurezza. Auspico che la mia interrogazione abbia risposte e conseguenze positive in tempi brevi».




