Sono state chieste pene comprese tra i 4 e i 6 anni di carcere per i componenti della banda che, nel giugno 2016, misero a segno un colpo da 150mila euro alla Biverbanca di Caresanablot.
Il processo, celebrato con rito abbreviato, ha visto il pubblico ministero chiedere le pene più severe per il vercellese Roberto Martinotti, 57 anni, ex dipendente della banca che, in quel periodo, era direttore facente funzione. Secondo l'accusa fu lui, presente nel momento della rapina, il basista del gruppo.
Sei anni la condanna chiesta anche per Silvio Iadanza, 27 anni di Benevento, personaggio noto alle cronache per la vicinanza ai clan della sua terra d'origine, e autore materiale della rapina messa a segno utilizzando un teaser.
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Rischiano tra i quattro e cinque anni gli altri componenti della banda, Pietro Zocco, 48 anni, di Vercelli, che era sulle auto staffetta per il colpo, Salvatore Bettini, 35 anni, sempre di Vercelli, ideatore della rapina, Franco Coppola, 46 anni, di Masserano, staffetta e intermediario. Gli autori del colpo, che inizialmente era sembrato opera di un bandito solitario, vennero individuati e arrestati nell'ultima settimana di agosto dagli uomini della Questura che, partendo dalle immagini di un video, avevano svolto un'attenta indagine, individuando uno a uno tutte le persone coinvolte nella rapina.
Entro la settimana è atteso il verdetto del giudice Fabrizio Filice.




