Arte e Cultura - 17 settembre 2016, 20:54

La donna che vendicò la mamma, uccisa dai partigiani

DAL LIBRO "UN GRADINO PIU' SU"". MEMORIE DI UN GIUDICE NELLA VERCELLI DEGLI ANNI 50

La donna che vendicò la mamma, uccisa dai partigiani

Come Giudice Istruttore esordii istruendo un processo di cui parlò tutta la stampa nazionale. I fatti rimontavano agli anni della lotta partigiana (pagina 37 del libro Un gradino più in su. Storia di un giudice).

Il giovane giudice Giuseppe Rosco del tribunale di Vercelli ha un caso bollente da risolvere.

L'antefatto: a Crevacuore (Biella), quando ormai il paese è liberato, la lotta si fa ancor più cruenta. Le Brigate Nere di Vercelli per rappresaglia incendiano le case dei loro avversari.

Come fanno a sapere chi sono con esattezza chi sono i partigiani?

Ci deve essere una spia.

Fu così che le Brigate Garibaldi presero una donna, per interrogarla. Era sospettata, perché spesso si recava a Vercelli.

Con la donna c'era una bimba, sua figlia, di appena dieci anni, che durante l'interrogatorio restò aggrappata alla madre. Alla fine, però, le staccarono: perché la donna, che fu ritenuta colpevole, venne uccisa, con una mitragliata, subito.

Passano gli anni. Un giorno una donna si presenta davanti alla casa del sindaco di Crevacuore, esponente del Pci ed ex comandante della Brigata Garibaldi. La donna bussa, il sindaco apre la porta, la donna, mentre urla “Sono Alfa Giubelli, la figlia della spia fascista”, lo uccide a revolverate.

La donna diventa un personaggio amato dalla gente, in fondo ha vendicato la madre, dai giornali e dai politici di destra. Un senatore del Movimento Sociale, accompagnato da due avvocati, va dal giovane giudice e gli chiede una perizia psichiatrica così da valutare su era in grado di intendere e di volere.

Il giudice Rosco non si lasciò condizionare.

Chiusi l'istruttoria e rinviai a giudizio la donna per omicidio volontario pluriaggravato. Purtroppo questa mia sentenza fu fatta a pezzi dalla stampa e respinta dalla gente. Rimasi isolato, tutti parteggiavano per la donna…

che fu condannata a pochi anni di reclusione.

Io comunque rimasi fermo nella mia opinione e continuai a ritenere che la Giubelli non era niente altro che una comune povera assassina.


Un gradino più in su. Storia di un giudice/2 continua

larth

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