Politica - 22 dicembre 2025, 16:44

Un cittadino (con grave patologia psichiatrica e senza casa) da aiutare

Interrogazione del Gruppo del Partito Democratico e del Gruppo Lista Civica Gabriele Bagnasco

Interrogazione del Gruppo del Partito Democratico e del Gruppo Lista Civica Gabriele Bagnasco Sindaco sulla situazione di grave fragilità di un cittadino con patologia psichiatrica privo di alloggio e assistenza continuativa. Richieste di chiarimento su interventi, procedure attuate e azioni previste da Comune e ASL.


 

La stampa locale, nelle edizioni di Notizia Oggi Vercelli del 1 dicembre 2025, ha riportato il caso di un cittadino vercellese affetto da patologia psichiatrica che da settimane dormirebbe su una panchina in città, in condizioni climatiche rigide e potenzialmente letali.

Dalle ricostruzioni giornalistiche emergerebbe che tale persona, già seguita in passato da strutture comunitarie e sottoposta a percorsi terapeutici, non assumerebbe più da mesi la terapia farmacologica, con un conseguente peggioramento del quadro clinico.

Nello stesso articolo si legge che il cittadino sarebbe privo di documenti validi, non disporrebbe di un’abitazione, e che avrebbe già manifestato condotte auto-lesive e comportamenti aggressivi verso i servizi.

Risulta citata l’amministratrice di sostegno attualmente nominata, che avrebbe segnalato più volte l’urgenza di un intervento stabile e protetto, sottolineando l’impossibilità per la persona di provvedere autonomamente ai propri bisogni primari.

Si evince che sarebbe stato effettuato un TSO, ma che il soggetto sarebbe stato dimesso dopo sole 24 ore, tornando a vivere in strada.

Emergono inoltre dubbi sul fatto che siano state valutate o meno, da parte degli enti competenti, alternative come l’ASO (Accertamento Sanitario Obbligatorio), percorsi di presa in carico continuativa, collocazione in struttura idonea o eventuali procedure di interdizione/tutela.


 


 

Si chiede:

quale sia allo stato attuale la presa in carico da parte dei Servizi Sociali del Comune nei confronti della persona interessata, e quali interventi siano stati attuati nelle ultime settimane.

Se il Comune abbia segnalato formalmente all’ASL la situazione, chiedendo un intervento sanitario urgente o una valutazione multidisciplinare.

Se siano state effettuate valutazioni congiunte tra Comune, ASL, amministratrice di sostegno e forze dell’ordine per definire un percorso di stabilizzazione della persona, finalizzato alla tutela della salute e della sicurezza.

Per quali motivi l’esito del recente TSO sia stato una dimissione dopo sole 24 ore e se siano state fornite indicazioni formali circa le motivazioni cliniche della dimissione e l’eventuale programma terapeutico previsto.

Se sia stata valutata la possibilità di ricorrere all’ASO (Accertamento Sanitario Obbligatorio) come misura alternativa o preparatoria rispetto al TSO, o di altre procedure di cura non volontaria previste dalla normativa.

Se sia stata presa in considerazione la necessità di attivare misure di protezione giuridica più forti, come un procedimento di interdizione o amministrazione di sostegno con poteri ampliati, nel caso in cui la persona non sia in grado di autodeterminarsi e vi siano rischi concreti per la vita.

Quali strutture protette o di accoglienza siano a disposizione, nel Comune o attraverso convenzioni, per persone con patologie psichiatriche prive di domicilio, e se sia stato fatto un tentativo concreto di collocazione.

Quali azioni urgenti il Comune intenda mettere in campo nelle prossime ore e nei prossimi giorni, al fine di evitare che il cittadino resti esposto alle intemperie con grave rischio per la sua incolumità, soprattutto alla luce delle temperature invernali.

Se esistano altri casi simili nel territorio comunale e quali pratiche di coordinamento tra Comune, ASL e associazioni siano attualmente attive per gestirli.


 

SU