Economia - 05 dicembre 2025, 07:55

Esercito Italiano e amianto: il caso Tempra arriva in Appello

Riconosciuto come vittima del dovere l’artigliere Pietro Tempra: ora la parola passa alla Corte di Palermo

Esercito Italiano e amianto: il caso Tempra arriva in Appello

La sentenza di Termini Imerese sul caso Tempra

Il Tribunale di Termini Imerese ha riconosciuto lo status di vittima del dovere all’artigliere Pietro Tempra, morto nel 2011 per mesotelioma pleurico, uno dei tumori più aggressivi legati all’esposizione all’amianto. Con la sentenza n. 1231/2025, depositata il 16 ottobre 2025, il Giudice del Lavoro ha accolto integralmente le richieste dell’Osservatorio Vittime del Dovere e dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), guidati dall’Avv. Ezio Bonanni, che ha assistito la famiglia nella lunga battaglia per il riconoscimento dei diritti.
 

L’esposizione all’amianto nella Scuola di Artiglieria di Bracciano

La ricostruzione dei fatti, confermata da un’approfondita indagine medico-legale disposta dal Tribunale, ha accertato che Tempra fu esposto ad amianto e nanoparticelle di metalli pesanti durante il servizio di leva compiuto tra il 1965 e il 1966 presso la Scuola di Artiglieria di Bracciano.
Gli ambienti in cui operava, insieme ai mezzi e alle attrezzature impiegate nelle attività quotidiane, risultavano contaminati da amianto friabile e materiali coibentati. La sua mansione di autista e manutentore, che comportava anche la rimozione di ferodi contenenti amianto da freni e frizioni, aumentò ulteriormente i livelli di esposizione, come evidenziato dalla consulenza tecnica d’ufficio.
 

I diritti riconosciuti alla famiglia dell’artigliere

La sentenza ha stabilito che il nome di Tempra venga iscritto nella graduatoria delle vittime del dovere, riconoscendo così la correlazione tra l’esposizione subita in servizio e l’insorgenza della malattia.
Il Ministero della Difesa è stato condannato a versare alla famiglia la speciale elargizione di 200.000 euro, che con le perequazioni raggiunge circa 285.000 euro. Alla vedova e agli orfani spettano inoltre gli assegni vitalizi mensili e il risarcimento per i danni causati dall’esposizione all’amianto, compreso il danno da perdita parentale.

L’appello del Ministero della Difesa e il nuovo procedimento

Nonostante il quadro probatorio ritenuto solido e la conferma del nesso causale tra esposizione e malattia, il Ministero della Difesa ha presentato appello l’ultimo giorno utile. La decisione è ora rimessa alla Corte d’Appello di Palermo, che ha fissato l’udienza per il 4 novembre 2027.
La famiglia Tempra dovrà costituirsi in giudizio per chiedere la conferma della sentenza di primo grado, mentre le associazioni che li assistono continueranno a sostenere la loro battaglia.
 

Le dichiarazioni dell’Avv. Ezio Bonanni sul caso Tempra

Commentando la decisione, l’Avv. Ezio Bonanni ha sottolineato come la sentenza “restituisca verità e giustizia alla famiglia Tempra”. Ha ricordato che l’artigliere, destinato anche alla manutenzione dei mezzi, fu esposto a livelli di rischio superiori rispetto ai commilitoni, non solo per l’amianto, ma anche per nanoparticelle di metalli pesanti e per le procedure vaccinali dell’epoca.
Bonanni ha ribadito l’impegno dell’ONA e dell’Osservatorio Vittime del Dovere nel proseguire l’azione legale fino al pieno riconoscimento dei diritti della famiglia.
 

Il percorso di Tempra: una storia emblematica

La vicenda di Pietro Tempra restituisce l’immagine di un’intera generazione di militari che negli anni Sessanta prestavano servizio in contesti contaminati senza adeguata consapevolezza e senza dispositivi di protezione. Arruolato nel 1965 come autista e manutentore presso la Scuola di Artiglieria di Bracciano, visse quotidianamente a contatto con strutture e materiali impregnati di amianto.
La diagnosi di mesotelioma pleurico sopraggiunse molti anni più tardi, ma la correlazione con l’esposizione subita in servizio è stata riconosciuta dal Tribunale come causa determinante della malattia che lo portò alla morte nel 2011.
 

Il ruolo dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Osservatorio Vittime del Dovere

L’ONA e l’Osservatorio Vittime del Dovere continuano a svolgere un ruolo centrale nella prevenzione, nell’assistenza e nella tutela dei militari e dei lavoratori esposti ad amianto o altre sostanze cancerogene, compreso l’uranio impoverito. Le due organizzazioni operano congiuntamente per garantire supporto medico-legale, orientamento ai familiari delle vittime e azioni di advocacy per il riconoscimento dei diritti.
L’ONA mette inoltre a disposizione il numero verde 800 034 294, strumento fondamentale per segnalazioni e richieste di assistenza, insieme al portale istituzionale dedicato alle vittime dell’amianto.
 

Un caso simbolo per tutte le vittime dell’amianto nelle Forze Armate

Il caso Tempra rappresenta molto più di una singola vicenda giudiziaria: è il simbolo di una responsabilità storica mai completamente affrontata e della necessità di piena tutela nei confronti di chi ha servito il Paese. In attesa della decisione della Corte d’Appello di Palermo, la vicenda continua a richiamare l’attenzione sulla sicurezza nelle Forze Armate e sull’importanza di riconoscere i diritti di chi ha pagato con la salute e con la vita l’esposizione a sostanze altamente nocive.

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