Economia - 17 novembre 2025, 08:09

Commercio e turismo guardano al periodo natalizio: a novembre 470 assunzioni su 1.090 previste

I dati del sistema Exclesior per il vercellese: nell'82% dei casi si tratta di contratti a termine

Commercio e turismo guardano al periodo natalizio: a novembre 470 assunzioni su 1.090 previste

Sono 5.140 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di novembre 2025, pari al 19,2% delle entrate complessive previste a livello regionale. 

Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 71% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (14% di Verbania, 16% delle altre province); una difficoltà di reperimento che oscilla tra il 45% e il 51% delle entrate previste e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 54% per Novara, al 56% per Verbania, al 59% per Vercelli e al 60% per Biella).
Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale, sono i settori dei servizi di alloggio e ristorazione e del commercio a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province dell’Alto Piemonte.
Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.

Nel caso di Vercelli, le entrate programmate a novembre 2025 sono 1.090 (20 in meno rispetto allo stesso periodo 2024); nel 18% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’82% saranno a termine. Si concentreranno per il 67% nel settore dei servizi e per il 50% in imprese con meno di 50 dipendenti.
L’11% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%).
In 45 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
Il 9% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota pari al 29% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Il settore a esprimere il più alto fabbisogno è quello del commercio (260 entrate previste), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione (210 unità), dalle costruzioni (90) e infine dai servizi alle persone e dai servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (80 in entrambi i settori).
 

redaz

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