«In tre giorni di manifestazione sono stati registrati a Vercelli oltre 70.000 visitatori, a conferma della centralità del riso come eccellenza agroalimentare e come patrimonio identitario del territorio». Tempo di bilanci per Risò, la tre giorni che ha acceso i riflettori sulla città e sulla sua provincia. E, secondo gli organizzatori, i numeri superano ogni più rosea aspettativa: «Vercelli e i Borghi delle Vie d’Acqua sono diventati il cuore pulsante del mondo risicolo, con un impatto che si è irradiato ben oltre i confini regionali, grazie alla presenza di nove Ministri e Delegati dell’agricoltura degli Stati Europei produttori di riso – spiegano gli organizzatori –, insieme alla Fao e alla Commissione europea e agli operatori specializzati di settore. E proprio durante il convegno internazionale "The future of EU rice sector: a common strategy" è stata annunciata la nascita di EURice, l’alleanza europea per il futuro del settore del riso, che ha confermato l’Italia leader indiscusso per interpretare al meglio le sfide e cogliere le opportunità che il futuro riserva al comparto risicolo».
Risò, che chiude la sua prima edizione con un bilancio più che positivo, è già proiettato verso il futuro, con rinnovato slancio e una visione chiara: trasformarsi in un evento annuale di respiro internazionale capace di coniugare innovazione e tradizione per la valorizzare la filiera risicola italiana, diventare volano di promozione per il Vercellese, rafforzandone l’identità e incrementandone l’attrattività turistica e culturale, e rafforzare il ruolo del Piemonte e di Vercelli come punto di riferimento europeo per la cultura del riso, prodotto di qualità che si fregia del marchio “Piemonte Is – Eccellenza Piemonte.
L'organizzazione rileva come Risò abbia anche generato un impatto significativo sul piano turistico e promozionale, grazie alla collaborazione con ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo: «la campagna nelle stazioni di Milano Centrale e Torino Porta Nuova, unita a quella social, ha raggiunto oltre 5 milioni di persone, garantendo un’attenzione mediatica e turistica del Vercellese di assoluto rilievo», precisano dall'organizzazione. Anche la vetrina digitale esclusiva su italia.it, il portale ufficiale del turismo italiano gestito dal Ministero del Turismo, ha garantito un’ampia e qualificata visibilità dei sei tour tematici alla scoperta della Terra del Riso – a cura di Somewhere Tour Operator –, e dei Borghi delle Vie d’Acqua, contribuendo a posizionare l’evento tra le eccellenze del panorama culturale ed enogastronomico italiano. Sono stati più di 10.000 i partecipanti – soprattutto dal Piemonte e dalla Lombardia – che, tra tour organizzati e visite autonome, hanno esplorato i Comuni aderenti a RisòFF – il Fuori Festival, grazie anche alla stretta collaborazione alla disponibilità delle strutture private, eccezionalmente aperte per l’occasione, e dei musei.
«Un risultato straordinario. Storico. Con Risò, – sottolinea il presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino – il Vercellese è al centro dell’Europa risicola. Abbiamo realizzato il sogno di un intero territorio, con più di 70.000 presenze a Vercelli e più di 10.000 nei Borghi delle Vie d’Acqua, che hanno accolto i turisti con svariati Siamo riusciti a smuovere le anime identitarie, facendo crescere e affermare l’orgoglio di essere vercellesi e tra i primi produttori europei di riso. I ringraziamenti vanno a tutte le Istituzioni e agli Enti che hanno creduto nel nostro progetto e lo hanno reso possibile».
l sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, rimarca: «Risò si è confermato sinonimo anche di cultura, ad iniziare dall’incontro del ministro Lollobrigida i con ragazzi dell’I.C. “Bernardino Lanino”, durante la proiezione del filmato “Rice Kids” dell’Ente Nazionale Risi. Tra i talk e i dibattiti in programma, degni di menzione sono la conferenza del professor Alessandro Barbero, nella splendida cornice del Sant’Andrea, che ha registrato il sold out e ha ottenuto oltre 15.000 visualizzazioni in diretta streaming, e il convegno organizzato insieme all’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” sulla conquista del diritto delle otto ore lavorative da parte delle nostre mondine. Un omaggio doveroso, ricordando queste coraggiose donne che, nei nostri campi di riso, simbolo del Vercellese in tutto il mondo, hanno combattuto per la dignità del lavoro».
Infine Natalia Bobba, presidente dell'Ente Risi. richiama l’attenzione sugli aspetti più direttamente legati alla filiera e alle sfide che il comparto deve affrontare: “Fondamentale, per questi tre giorni in cui il protagonista indiscusso è stato il riso, l’aspetto politico/economico: il ministro Francesco Lollobrigida ha guidato i lavori diplomatici per dar vita ad un fronte comune per sostenere, difendere e valorizzare il riso europeo da concorrenze sleali e invocare il rispetto del diritto di reciprocità nei commerci risicoli extra UE”. Tema, questo, legato anche ai "Risò – B2B Meetings", organizzati da Ceipiemonte nell’ambito del Progetto Integrato di Filiera (PIF) “Agroalimentare” della Regione Piemonte, finanziato dal PR FESR 2021-2027, in collaborazione con la Camera di commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte ed ICE Agenzia. Gli oltre 500 incontri tra 28 buyer internazionali e 50 aziende piemontesi del settore agroalimentare hanno creato opportunità di business, promuovendo il riso e le eccellenze gastronomiche piemontesi a livello internazionale.







