Primi giorni di lavoro per Michele Santoni alla guida tecnica della Pro Vercelli. Proprio nel giorno del compleanno della gloriosa società bianca, il mister si è presentato al popolo vercellese: «Sono un allenatore che non si sente al "centro del mondo". Anzi amo responsabilizzare chi fa parte del mio staff. Questo, probabilmente, fa parte della mia cultura anglosassone: voglio che tutti siano coinvolti e siano spronati a tirar fuori la loro parte migliore. Il tutto per arrivare all'unico obiettivo, quello di portare il massimo dei risultati alla squadra».
Quali sono i traguardi in vista della prossima stagione? «Quelli di far crescere la Pro Vercelli sotto ogni punto di vista. A livello d'organico avremo talenti nostrani, sui quali cercheremo di lavorare per far esprimere al massimo le proprie potenzialità, ma anche stranieri. Con i nostri scouting in Olanda stiamo visionando profili che possano fare al caso della Pro. E' da aprile, quando di fatto la Bridge è diventata proprietaria della Pro Vercelli che, nei miei uffici di Amsterdam ho lavorato per le bianche casacche».
Che Pro Vercelli vedremo? «Sotto il profilo tattico amo giocare con il 4-3-3, mi piace attuare la fase offensiva con cinque-sei calciatori e difendere a quattro; mi piace attaccare gli spazi e dettare sempre i tempi sia quando abbiamo il possesso della palla o quando l'hanno i nostri avversari. Sicuramente questo deriva dall'aver lavorato cinque anni all’Ajax, club che mi ha influenzato sin da bambino come idea di gioco; il tutto integrato dalle esperienza in Italia che all'estero».
Il mercato è iniziato con alcuni colpi: «Furno è un prospetto che seguivo sin dall'anno scorso e l'ho richiesto espressamente. Non so ancora quanti giocatori arriveranno, forse ancora quattro o cinque tra calciatori di prospettiva ed esperti. L'intenzione resta quella di costruire un organico con logica. La "rosa" sarà formata da 20 giocatori e tre portieri: per Bridge questo sarà l'anno zero, per questo dovremo partire forte con la prima squadra, senza dimenticare il settore giovanile: non a caso uno dei miei collaboratori ha lavorato diverse stagioni all'AZ Alkmaar. Dobbiamo fare di tutto perché i giovani in Prima Squadra possano emergere. In questi primi giorni di lavoro alcuni giovani mi stanno stupendo, fino a che li avrò a disposizione proverò a dargli qualcosa in più; alcuni saranno girati in serie D».
Si è parlato in questi giorni del ritorno di Umberto Germano: «E' un ottimo ragazzo, reduce da un anno complicato ma, nel suo ruolo, siamo già coperti con Pino, Piran e Martiner. Sotto il profilo umano sarei contento d'averlo con noi ma, al momento, non troverebbe spazio»
Santoni arriva dalla sfortunata parentesi con la Triestina: «Ogni esperienza porta con se insegnamenti: a Trieste mi sono trovato bene anche se, le ambizioni del club non erano supportati dai mezzi per realizzarlo. Auguro comunque alla società rosso-alabardata e agli amici che ho trovato di risolvere la propria situazione».
Il direttore sportivo Filomeno Rocco Fimmanò conferma.«Abbiamo voluto fortemente voluto mister Santoni, perché è un tecnico di respiro internazionale; sia in campo che dentro e fuori cerca sempre di dare una disciplina, aiutato in questo dalle sue conoscenze tecniche. Ha avuto esperienze prestigiose in Olanda e in Italia. Lo staff, formato da una decina di collaboratori, sia italiani che stranieri, verrà ufficializzato nei prossimi giorni, italiani. Sarà un gruppo giovane, con idee, concezioni tecniche e tattiche innovative».




