Arte e Cultura - 23 maggio 2025, 07:29

Guttuso, De Pisis, Fontana: il settembre culturale vercellese è nel segno di Espressionismo e Cracking Art

Svelati i primi dettagli della mostra in Arca; a ottobre lo spettacolo di Federico Buffa sulle Olimpiadi del 1936

Guttuso, De Pisis, Fontana: il settembre culturale vercellese è nel segno di Espressionismo e Cracking Art

L'autunno dei grandi eventi svelta le sue carte.  Dal 10 settembre, debutta nell’Arca la mostra «Guttuso, De Pisis, Fontana… L’espressionismo italiano» mentre i luoghi più suggestivi della città aprono le porte a installazioni di Cracking Art e il cuore economico della città accoglie la tre giorni di Risò.

Organizzata da Comune e Fondazione Giuseppe Iannaccone, con la collaborazione di Arthemisia, la mostra in Arca (che proseguireà fino all'11 gennaio 2026, è il primo appuntamento di un progetto pluriennale sul quale il Comune punta per consolidare il ruolo di Vercelli come polo di grandi eventi: «luogo di bellezze nascoste da mettere sotto i riflettori del mondo», dice Iole Siena, presidente di Arthemisia. Una quarantina le opere, firmate da artisti italiani e realizzate tra gli anni '20 e gli anni '50 - provenienti dalla Fondazione Iannacone - che, in Arca, dialogheranno con le creazioni di Norberto Spina, talento emergente della pittura. 

Tra le opere presenti spiccano "Nudo in piedi" di Fontana, "Ritratto di Mimise" di Guttuso, "Il Caffeuccio veneziano" di Emilio Vedova e "Composizione" di Pirandello e, ancora, Aligi Sassu, Emilio Vedova e molti altri, ha saputo affermare con forza una visione indipendente, sottraendosi alle imposizioni culturali dominanti nel Ventennio e scegliendo, attraverso una ricerca personale, spesso coraggiosa e controcorrente, di raccontare la fragilità, la solitudine e la tensione esistenziale dell’uomo, anziché aderire ai modelli celebrativi imposti. A curare la mostra, per conto della Fondazione Iannacone, è Daniele Fenaroli che, senza svelare nulla di quello che sarà l'allestimento scelto per Arca, anticipa solamente l'intenzione di far dialogare mondi solo in apparenza lontani, all'interno di un contenitore prestigioso.

«Investiamo su un progetto pluriennale - spiega il sindaco, Roberto Scheda -, riprendendo il percorso nell'arte contemporanea avviato fin dagli anni di collaborazione con la Fondazione Guggenheim.  Riapriamo in modo continuativo Arca e di San Marco con l'obiettivo di accendere i riflettori sull'intero patrimonio culturale vercellese, ancora poco conosciuto. Abbiamo la seconda pinacoteca del Piemonte, siti archeologici che possono riservare incredibili scoperte. Un mondo da far conoscere fuori dai nostri confini». Un tema su cui è tornato anche Pier Giorgio Fossale, vice presidente della Fodnazione Crv - al fianco del Comune nel progetto - sottolineando il peso che i grandi eventi hanno per la città in termini «ricadute materiali e immateriali. E' un lavoro che richiede impegno e perseveranza - ha aggiunto - ma che rappresenta lo strumento per innescare un processo virtuoso per la nostra Vercelli»

A Paolo Bettinardi, di Cracking Art, il compito di offrire un'anticipazione sulle installazioni colorate che andranno ad animare la città: saranno animali giganti di plastica riciclata a dialogare con i palazzi, i giardini, i luoghi simbolo del territorio, portando i simboli della campagna all'interno del territorio per dare vita a una sorta di percorso guidato all'interno di una bellezza troppo spesso data per scontata.

Al fianco del Comune, anche Provincia, Asm e Banca Mediolanum: la conferenza stampa di presentazione della mostra è stata anche l'occasione per anticipare la serata con Federico Buffa che sarà a Vercelli, domenica 26 ottobre alle 21, con lo spettacolo sulle Olimpiadi del 1936.

redaz

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