Attualità - 17 ottobre 2024, 09:07

Isde dice no all'ipotesi di ritorno del glifosato

Prime reazioni all'anticipazione del sindaco sull'intenzione di modificare il regolamento sulla gestione del verde

Isde dice no all'ipotesi di ritorno del glifosato

La ventilata ipotesi di tornare all'uso del glifosato per il controllo degli infestanti, anticipata dal sindaco Roberto Scheda nel corso di una recente conferenza stampa, causa l'immediata presa di posizione della sezione vercellese dell'Isde, medici per l'Ambiente.

«Isde Vercelli esprime la sua ferma opposizione alla possibile scelta del Comune di Vercelli di utilizzare il glifosato, erbicida ritenuto dannoso per la salute e per l’ambiente - si legge in una nota della pediatra Elena Uga, presidente della sezione -. Studi scientifici recenti confermano il legame tra l’esposizione al glifosato e l’insorgenza di gravi patologie, come il cancro, in particolare leucemie e linfomi fra gli operatori agricoli, e disturbi neurologici, spingendo la comunità scientifica e numerose organizzazioni a chiedere l’immediata cessazione del suo impiego. Il glifosato rappresenta un pericolo inaccettabile per la salute pubblica e per la biodiversità del nostro territorio, le prove scientifiche disponibili dimostrano chiaramente che il glifosato è associato a rischi cancerogeni e ad effetti nocivi sugli ecosistemi, in particolare sugli insetti impollinatori e sulla fauna acquatica».

Isde ricorda che «le normative europee chiedono la protezione della salute pubblica, ma la recente proposta di riapprovazione del glifosato da parte dell’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ignora queste prove, mettendo a rischio la nostra comunità».

Nel novembre 2023, una lettera aperta firmata da oltre 100 organizzazioni europee ha sollecitato le autorità a fermare la ri-approvazione del glifosato, citando nuovi studi che collegano questo pesticida a gravi problemi di salute, tra cui un aumento del rischio di leucemia e autismo in soggetti esposti. «Isde Vercelli invita il Comune a riconsiderare le proprie scelte prendendo in considerazione modalità di diserbo urbano alternative, e a rispettare il principio di precauzione, adottando pratiche agricole e di gestione del territorio più sostenibili e sicure per la salute dei cittadini e per la protezione».

redaz

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