Quarto appuntamento con un pubblico numeroso e in crescita per le visite artistico-spirituali, ideate e organizzate dalla Parrocchia di Varallo, Centro Libri Punto d’Incontro e Associazione Imago Verbi, con la collaborazione di don Damiano Pomi, parroco di Ghemme. Del gruppo facevano parte anche don Roberto Collarini, don Gianni Lategana e alcune Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote. Le mete scelte sono state le chiese di Gerbidi e Verzimo, due località di Varallo raggiungibili salendo lungo la strada che conduce al Sacro Monte. don Damiano ha parlato delle due chiese nel suo recente libro: "Arte e Fede nelle chiese di Varallo " edito dal Centro Libri: “Una straordinaria ricchezza di documenti, oggi depositati nell’Archivio Parrocchiale, permette di seguire le vicende costruttive delle due chiese di Gerbidi e Verzimo”.
Anna Gugliermino, la custode della chiesa di San Rocco a Gerbidi, ha accolto i partecipanti nel piazzale antistante la chiesa. Il culto di San Rocco è secondo solo a quello della Madonna per dedicazione di oratori e cappelle. Don Roberto Collarini, Prevosto di Varallo e Rosangela Canuto, Presidente del Centro Libri, Punto d’Incontro hanno ringraziato il professor Don Damiano Pomi per avere ancora una volta accettato di illustrare questi edifici sacri del territorio.
A Gerbidi, che contava cinque famiglie e 25 anime, un tempo c’erano orti e frutteti, mentre oggi ha preso il sopravvento il bosco, nel 1714 gli abitanti di Gerbidi chiesero il permesso di costruire la chiesa e Giacomo Marco Massarotto fece la prima offerta per costruire l’oratorio, portato a tetto nel 1729 e ultimato nel 1767, all’epoca la strada principale saliva dalla Val Mastallone. La fortuna di questa chiesa è stata quella di aver conservato le originali testimonianze artistiche, come l’antica pala d’altare, la cui ricca cornice in stucco settecentesca oggi accoglie un quadro acquistato nel 1910: “La cosa più bella è la volta a cupola dipinta dalla bottega dei Borsetti, o degli Orgiazzi, con la gloria di San Rocco, purtroppo molto deteriorata dall’umidità”. Don Damiano ha concluso la visita ricordando che nel 1955 gli abitanti di Gerbidi raccolsero tremila lire per la costruzione del nuovo seminario diocesano.
La chiesa di Verzimo, dedicata a Sant’Anna, è un vero gioiello al quale Don Damiano nel 2010 dedicò un libro, ripubblicato con ampliamenti ed un rinnovato apparato iconografico nel 2020. A Verzimo il gruppo è stato accolto da Norberto Julini e da sua moglie Beatrice, che abitano stabilmente nella frazione e si occupano della chiesa: “Nel 1840 a Verzimo c’erano 210 persone suddivise in 38 nuclei familiari: oggi ci sono sei persone, tre coppie, che aumentano nel periodo estivo perché si popolano le seconde case”. Verzimo, la zona più fruttifera di Varallo, non fu mai parrocchia, ma ha un piccolo cimitero. Don Ravelli, nella sua Guida pubblicata nel 1924, ricordava che c’era la scuola elementare, una buona acqua potabile ed era un luogo fertilissimo. Luigi Marchini, spentosi nel 1955, scrisse: “Memorie sulle origini di Verzimo”, pubblicato dalla nipote Enrica nel 2013. Dell’antica Verzimo restano i frammenti di un affresco cinquecentesco sulla parete di una casa. Nel 1590 esisteva un oratorio, descritto nella visita pastorale dello Speciano. Il frammento di affresco, ancora visibile sopra il pulpito, probabilmente è l’ultima testimonianza della decorazione cinquecentesca. I benefattori di Roma nel Seicento finanziarono i grandi interventi sulla chiesa, mentre nell’Ottocento e nel Novecento non ci furono lavori e quindi l’edificio sacro ha conservato intatto il suo ricco patrimonio artistico. Purtroppo negli anni Sessanta alcune statue lignee furono trafugate. Don Damiano Pomi ha segnalato il polittico cinquecentesco, inserito in una cornice seicentesca, restaurato dal compianto Fermo De Dominici, fatto notare la decorazione della volta realizzata dal Borsetti, indicando poi nella cappella di San Domenico un quadro giunto da Roma in cui sono raffigurate Santa Caterina e Santa Maria Maddalena che sorreggono una tela che ricorda l’apparizione di San Domenico a Soriano Calabro. Questa “piccola cattedrale” come l’ha definita Don Pomi, negli anni si è arricchita di arredi preziosi, grazie sempre ai benefattori di Roma, che attraverso le donazioni testimoniavano l’attaccamento alla loro terra. Nel paese fino al 1780 risiedette un prete stabile, pagato dagli abitanti della frazione che, oltre a celebrare messa, insegnava ai bambini. La scuola funzionò fino alla prima guerra mondiale: “Madre Clotilde Verno fece la sua prima esperienza scolastica proprio a Verzimo”, ha spiegato Don Damiano. Verzimo è un luogo vivo in cui si respira un’atmosfera particolare sconosciuta nelle altre frazioni varallesi: al termine delle spiegazioni i priori hanno offerto thè caldo e biscotti. La giornata si è conclusa con la celebrazione della messa.