Cronaca - 27 aprile 2024, 12:30

Botte e minacce al padre anziano e malato

In assenza di denuncia, l'ammonimento del Questore impone di avviare un percorso di recupero per evitare il ripetersi di episodi che sfocino ne maltrattamento.

Botte e minacce al padre anziano e malato

Nei giorni scorsi la Divisione Polizia Anticrimine ha notificato un provvedimento di ammonimento per violenza domestica emesso dal Questore di Vercelli, nei confronti di un 47enne residente in provincia, resosi responsabile di reiterati episodi di violenza fisica in danno del proprio padre convivente, anziano e infermo.  

Gli episodi, alcuni più recenti ed altri risalenti nel tempo, sono sfociati in un ultimo fatto, avvenuto alcuni giorni fa, nel corso del quale l’uomo ha sferrato pugni alla nuca e al volto del padre senza alcun motivo e, in preda all’ira, ha danneggiato alcune suppellettili poste all’interno dell’abitazione.

La vittima, ferita e spaventata riusciva a malapena a contattare il 112 prima che il figlio, in stato di agitazione, gli strappasse di mano il cellulare per impedirgli di chiedere aiuto.

A seguito delle lesioni riportate l'uomo è stato ricoverato all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli per le cure del caso, ove è stato sentito dagli operatori di Polizia nel corso dei primi accertamenti.

L’ammonimento del Questore per violenza domestica è una misura di prevenzione che interviene ai primi atti violenti, quando ci trova di fronte ad alcuni “reati spia”, minaccia, percosse lesioni, danneggiamenti, violenza privata, anche in assenza di querela da parte della vittima. Chiunque può segnalare fatti di violenza domestica riguardanti terze persone di cui viene a conoscenza e avrà la garanzia dell’anonimato: la normativa vigente tutela anche il segnalante. Il soggetto ammonito è stato inviato in un centro convenzionato con la Questura per un percorso trattamentale integrato, chiamato “Protocollo Zeus”, volto all’ acquisizione del disvalore delle azioni commesse. Il “Protocollo Zeus”, rivolto ai maltrattanti destinatari di ammonimento, prevede un monitoraggio da parte della Divisione Polizia Anticrimine ai fini di evitare il reiterarsi delle condotte violente. Un percorso di recupero importante perché l’80% degli ammoniti non reitera più i comportamenti violenti, quindi è sicuramente un sistema utile e vincente. 

A seguito dell’Ammonimento, qualora le condotte illecite del soggetto non dovessero cessare, si procede d’ufficio e la pena per i reati perpetrati sarà aumentata. 

redaz

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