Politica - 12 gennaio 2024, 15:30

Trino ufficializza l'auto candidatura come deposito nazionale delle scorie nucleari

Delibera di giunta nella mattina di venerdì 12 gennaio e pec inviata al ministero dell'Ambiente e a Sogin

Il sindaco di Trino, Daniele Pane

All'indomani del Consiglio comunale aperto, proseguito fino a tarda notte, una delibera di Giunta, votata nella mattina di venerdì 12 gennaio, dà il via libera all'autocandidatura di Trino come sede per il deposito nazionale delle scorie nucleari.

«Il Comune di Trino - si legge in una nota - informa di aver inviato tramite pec al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e a Sogin istanza di autocandidatura, ai sensi dell’articolo 27, comma 5-bis, del D.lgs. 15 febbraio 2010, n. 31, a ospitare sul proprio territorio il Deposito Nazionale e il Parco Tecnologico chiede di avviare una rivalutazione del territorio stesso, al fine di verificarne l'eventuale idoneità». 

Nell’istanza si specifica che l’autocandidatura è subordinata oltre che al buon esito della verifica di idoneità del territorio da parte di Sogin e alla validazione da parte dell’autorità competente in termini di sicurezza, anche al fatto che tutti i criteri di sicurezza vengano assolutamente rispettati.  

«È stato inoltre sollecitato esplicitamente che vengano tenuti in considerazione gli esiti dell’adunanza aperta svoltasi giovedì 11 gennaio 2024 nella sala consigliare del Comune di Trino», prosegue la nota.

Il Comune, infine, richiede agli organi competenti di mettere in atto una campagna informativa capillare rivolta alla popolazione. 

Per il sindaco, Daniele Pane sarebbero «ragioni di sicurezza e opportunità che hanno sempre guidato l’agire di questa amministrazione» a motivare la scelta. «Come abbiamo sperimentato anche ieri nell’adunanza aperta a cui hanno partecipato sei tecnici chiamati a illustrare il progetto e l’iter per la scelta del sito e la realizzazione del deposito, c’è un assoluto bisogno di chiarezza e trasparenza su questo tema. E soprattutto bisogna arrivare a una decisione, che sia il più condivisa possibile. Ora la palla passa agli esperti, che diranno se effettivamente il territorio di Trino è idoneo oppure no».

redaz

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