Claudio Roselli non può essere definito la figura di spicco del basket vercellese, semplicemente perché ama stare in disparte. Ma se un giorno qualcuno dovesse scrivere la storia del basket femminile degli ultimi cinquant’anni («E sono ancora qui» dice… alla Vasco Rossi) la copertina spetterebbe a lui (anche se non vorrebbe).
Ma adesso, con Roselli – noto avvocato, sempre presente al Piola a tifare Pro Vercelli - parliamo del presente. Dopo un’esaltante stagione, culminata con la promozione, la Pallacanestro Femminile si appresta a disputare un campionato di serie B. E gli appassionati (vicende legate ai lavori del Pala Piacco permettendo) sono in attesa di vedere all’opera le ragazze allenate da Bendazzi.
Presidente, due parole sulla squadra che ha conquistato la B.
E' stato un ottimo campionato, in cui abbiamo dovuto fare a meno di due elementi importanti come Ansu, per l'intera stagione, e Pollastro, per la seconda parte di campionato, con l'inserimento di Sofia Bracco (già nata nella nostra società) da Castelnuovo Scrivia. Nonostante le assenze e con il prezioso inserimento della Bracco, tutte le ragazze scese in campo, veterane o giovani che fossero, hanno dato tutto quello che potevano e anche di più, e il risultato non poteva essere migliore, posto che siamo saliti di categoria.
E due parole, adesso, per i tuoi collaboratori e per lo staff tecnico.
Lo staff era composto da Gabriele Bendazzi coach, Andrea Congionti assistente allenatore, Valentina Balocco preparatore atletico, Giulia De Ciccio assistente fisioterapico, Mario Avonto team manager. Con loro l'onnipresente Roberto Cavallaro, per l'organizzazione generale della squadra e del campionato. Hanno svolto tutti un lavoro direi proprio perfetto, sia per il risultato raggiunto sul campo, sia per l'unità di squadra e l'intercambiabilità delle giocatrici che ha, di fatto, costituito un vero e proprio punto di forza, fondamentale per la promozione.
Dal momento che la PFV (così come i Rices) non è supportata da un grande sponsor, penso che l’ossatura della squadra sarà, più o meno, quella dello scorso anno. Sono previsti rinforzi?
Aveva già cominciato ad allenarsi con noi in giugno Giada Buffa, classe 2002, guardia proveniente dal Basket Venaria (serie B) che ha chiesto di poter giocare con noi, quest'anno, per sua scelta personale.
Compatibilmente con i suoi impegni di coach a Borgomanero, dovrebbe rientrare in squadra Adriana Coralluzzo, che ha espresso il forte desiderio di riprendere a giocare con noi dopo un anno di pausa.
In più si cercherà di dare maggior minutaggio alle giovani che già erano nell'orbita della prima squadra come Carolina Momo (2004) Arianna Francese (2004) e Martina Chillini (2005), le quali hanno sempre risposto "presente" quando è stato necessario lo scorso anno.
Per il resto la rosa è la stessa e si conta molto sul recupero integrale di Caroline Ansu, mentre purtroppo Erica Pollastro lascerà l'attività.
(Sotto il roster)
Un tuffo nel passato, adesso. Tutto cominciò nel…?
Nel febbraio del 1973 quando la Pallacanestro Vercelli di Michele Grasso, società maschile, decise di iscrivere una squadretta femminile al campionato "ragazze" (12/13 anni) Erano le dodici/tredicenni del '60/'61 che però non riuscivano ad avere un allenatore stabile, perché tutti quelli provati si stufarono di allenare le ragazzine. Poiché ci giocava mia sorella, Michele Grasso, sfruttando il vincolo fraterno, le chiese di propormi di fare l'allenatore, altrimenti non avrebbe potuto far altro che sciogliere il gruppo. Accettai per mia sorella, che era promettente, e sono ancora qui, dopo oltre 50 anni.
Domanda senza punto interrogativo: Claudio Roselli e il basket…
Esordii come ho detto, dopo un passato di pessimo giocatore, e qualche cosa riuscii a fare. Dopo due stagioni di campionato di promozione con ragazzine di 12/13 anni, salimmo in serie C ai quali fecero seguito altri due anni in serie B (quando c'erano solo seria A, B e C, senza categorie intermedie), segno che il gruppo era buono e l'allenatore non era del tutto un cretino. E poi continuammo, con alterne vicende, tornando ancora in C, scendendo fino alla promozione un paio di volte, e poi risalendo ancora in B altre tre volte nel corso degli anni. Nel 1988/89 fu l'ultimo anno di panchina per me, dopo l'era Ronza, perché restammo senza allenatore, e così mi dedicai a fare il dirigente, sino al 1991 quando mancò mio padre che era il Presidente. Subentrai io, ininterrottamente fino al 2008/2009. Qui ci fu una lunga parentesi di otto anni, in cui lasciai ogni incarico, anche se continuai a seguire la squadra da fuori, in un periodo non facile, in cui subentrarono Roberto Cavallaro e Mario Avonto che hanno avuto il grande merito di tenere in piedi tutto l’apparato e di venirmi a chiedere nel 2017 (ma questo non è un merito, forse!) di rientrare a fare il Presidente. Inutile dire che accettai.
In pratica ho applicato il principio secondo il quale chi sa fa, chi non sa insegna, chi non sa insegnare coordina e chi non coordina comanda.
Nel passato e nella storia della Pallacanestro Femminile Vercelli impossibile non ricordare tuo padre, Giovanni Roselli. Me lo ricordo bene, era la fine degli anni ottanta, tu allenavi, io ero un giovane cronista della Sesia (ho iniziato a seguire il basket con la PFV), e tuo padre, signorile e di poche parole, a soffrire sugli spalti.
E' vero. L'avevo convinto a fare il presidente per necessità burocratiche (occorreva affiliare la società alla F.I.P. e ci voleva un consiglio direttivo di almeno tre persone: lui, mia madre ed io) e comunque avevamo bisogno di poter contare su una persona che non creasse problemi o distruggesse la società, e non sapevo a chi rivolgermi se non a lui. Si appassionò molto, fu un buon presidente, che amava la sostanza e la vittoria, mentre detestava le troppe parole al vento che spesso si fanno in questi contesti sportivi. Anche per questo ne ho un bellissimo ricordo, oltreché per il fatto che fosse mio padre e che io, invecchiando, mi scopro sempre più simile a lui.
Una curiosità: perché nella vita di Claudio Roselli c’è il basket femminile e non quello maschile?
Le ragioni sono quelle che ho detto prima: mi trovai lì ad allenare per evitare che la squadretta di ragazzine in cui giocava mia sorella fosse sciolta e l'attività di allenatore mi diede da subito maggiori soddisfazioni di quella di giocatore (non era difficile, del resto!). Ho allenato anche per due anni – 1974 e1975 - una squadra di ragazzi del '59/60/61 della Pallacanestro Vercelli. Poi nel 1977 ci fu lo scorporo del settore femminile da quest'ultima società ed io mi ritrovai a dovermi occupare di tutto per la femminile, poiché non c'erano granché aiuti, e quindi non ci fu più spazio per il settore maschile. In pratica mi fu detto: hai fatto un buon lavoro, ha uno sponsor che ti sostiene in quanto squadra femminile, adesso vai avanti e arrangiati. Credo siano queste le ragioni.
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Anno agonistico 2023, ai nastri di partenza. Ecco il roster della Prima squadra della PFV.
Camilla Acciarino; Caroline Ansu; Asja Bassani; Carlotta Bertelegni; Sara Bouchefra; Sofia Bracco; Giada Buffa; Martina Chillini; Adriana Coralluzzo; Irene Deangelis; Beatrice Dockrill; Arianna Francese; Emanuela Gentilini; Giulia Leone; Sara Leone; Camilla Liberali; Marianna Mocchia; Carolina Momo, Marta Sarrocco.
Ed ecco lo staff.
Prima squadra: allenatore Gabriele Bendazzi; aiuto: Andrea Congionti; collaboratrice per preparazione fisica Camilla Acciarino (giocatrice); assistente fisioterapico Giulia De Ciccio; dirigente: Mario Avonto.
Under 19: allenatore Gianfranco Anastasio; collaboratore assistente/dirigente Andrea Di Pace.
Under 17: allenatore Gianfranco Anastasio; collaboratore assistente/dirigente Andrea Di Pace.
Under 15: allenatore: Davide Simone; collaboratore assistente/dirigente Fabio Corino
Under 14: allenatore: Davide Simone; collaboratore assistente/Dirigente Fabio Corino