BIANZE’ – Bianzè torna a premiare coloro che si sono distinti per particolari meriti lavorativi: dopo 4 anni di stop, infatti, grazie all’amministrazione comunale verrà nuovamente organizzata la festa delle arti e dei mestieri, meglio conosciuta come la festa di sant’Isidoro e san Giuseppe. Questa è la ricorrenza in cui ogni anno vengono ricordati, e dal 1980 premiati, due dei mestieri principali del paese, quello dell’artigiano e quello dell’agricoltore: dal 1980 perché è stato in quest’anno che il commendator Angelo Fossati insieme alla moglie Lorenzina Bobba, ha avuto l’idea di dare un premio, consistente in una medaglia d’oro, in una targa e in una pergamena con la biografia del premiato, a persone del paese che si siano distinte per meriti particolari nel loro lavoro.
Da allora Lorenzina Bobba ha compilato centinaia di pergamene, prima assieme al marito, poi da sola dopo la sua scomparsa, finché la loro eredità è stata raccolta dai nipoti Elena e Simone Fossati. Nel corso degli anni, tanti sono stati i lavoratori e le lavoratrici ad esser stati insigniti di questo riconoscimento pubblico, ricevendolo direttamente dalle mani dei priori della festa e dei vari sindaci in carica, al cospetto di parenti e amici e dei bianzinesi che hanno preso parte al pranzo comunitario organizzato per l’occasione: momenti toccanti grazie alle parole scritte nelle pergamene, che con dolcezza hanno sempre raccontato la storia di ogni vita con le varie gioie, dolori e soddisfazioni lavorative.
“Io che sono un bianzinese e un tradizionalista, non potevo non battermi per far riprendere sant’Isidoro e san Giuseppe – scherza il sindaco Carlo Bailo – e per questo motivo l’amministrazione comunale ha deciso di dare il buon esempio e i priori quest’anno saremo io e Paolo Cavallone: la festa delle Arti e dei mestieri è una festa propriamente nostra, del paese di Bianzè. E’ nostro dovere continuare a portarla avanti e tramandarla alle nuove generazioni”.
“Questa è una tradizione che non va lasciata morire – afferma Simone Fossati, nipote del fondatore della festa – per questo faccio un appello a tutti i miei concittadini: voi che lavorate quei campi che furono dei vostri avi...Voi che gestite negozi, attività ed uffici che prima di voi sono esistiti da decine e decine di anni...Voi che lavorate nelle officine, nelle fabbriche e nei cantieri tramandando il sapere artigiano che è sempre stato un fiore all'occhiello del nostro borgo...guardate le vecchie fotografie dei bianzinesi riuniti nelle trattorie a festeggiare questa festività: non possiamo permettere di porre fine a questa tradizione, partecipate! Senza di voi sant’Isidoro e san Giuseppe rischia di scomparire, c'è bisogno di partecipazione e c'è bisogno dei priori: quest'anno sarà il sindaco con l'amministrazione comunale ad organizzare la festa e si sono già trovati i priori per l'anno 2024, servono quelli per il 2025”.
Il programma della festa prevede la messa alle 10,15 domenica 11 giugno e poi il pranzo al ristorante la Torretta, durante al quale si terranno le premiazioni dei lavoratori che si sono distinti per particolari meriti lavorativi. La quota di partecipazione al pranzo è di 37 euro: per prenotazioni chiamare il 331/4345710.