Il Soroptimist Club di Valsesia ogni anno premia una donna che non sia soroptimista, ma che porti avanti con serietà e determinazione quelli che sono i valori fondanti del Club: sostegno e valorizzazione dell’operato delle donne nella società, nella letteratura e nell’arte.
Chi meglio di Mara Colombo racchiude e persegue con il suo operato questi valori fondanti? Direttore Artistico di Gaudete! Festival Internazionale di Musica Antica, del quale il 28 aprile sarà presentato il cartellone della XIV edizione, Mara ha studiato Pianoforte e Composizione presso i Conservatori di Milano e Mantova, Canto classico e vocalità barocca con Claudine Ansermet alla Scuola di Musica di Milano diretta da Emilia Fadini. Diplomata in Direzione di Coro presso la Scuola Civica di Milano e laureata in Teoria, Prassi e Trattatistica della Polifonia Rinascimentale con il professor Diego Fratelli all’Accademia Internazionale della Musica di Milano, e allo stesso istituto ha intrapreso inoltre lo studio della viola da gamba con il M° Rodney Prada e in seguito con Noelia Reverte Reche.
Ha diretto, nell'arco di più di quarant’anni di attività corale, formazioni vocali miste, voci bianche e voci pari, professionali ed amatoriali. Mara Colombo ha frequentato numerosi corsi e laboratori di analisi delle prassi esecutive nella musica antica, corale/sinfonica, classica e contemporanea in diverse Accademie italiane, ha seguito masterclass dedicate alla funzionalità della voce, al canto gregoriano e all’ensemble madrigalistico in Italia e all'estero. Ha collaborato come cantante alla realizzazione di alcune produzioni discografiche di musica antica per l’etichetta Tactus e Opus 111.
Dal 1995 è direttore artistico dell’Associazione Triacamusicale che si occupa della divulgazione del patrimonio musicale antico e che promuove annualmente, dal 2008, il Festival Internazionale di Musica Antica Gaudete! Docente qualificato per l'Associazione Cantascuola di Torino ha insegnato coralità dal 2013 al 2015 nell'Istituto Comprensivo di Quarona per il Progetto di rete “Cantatutti”, per promuovere la coralità nelle scuole del Piemonte. Svolge attività concertistica in qualità di direttore artistico, cantante, continuista e nell’ensemble vocale e strumentale Triacamusicale dedicandosi alla polifonia del Quattrocento, del Cinquecento e alla musica del Barocco europeo. Direttore del Coro polifonico Cantores Mundi di Borgosesia dal 2014, unisce all'attività concertistica quella didattica in campo vocale e nella musica d'insieme.
La prima sorpresa della serata di premiazione, organizzata dal Soroptimist, è stata l’esibizione di due giovanissime musiciste, allieve di Mara: Caterina Debiaggi alla viola da gamba e Silvia Cesa al violino, in Follia di Farinel, una serie di variazioni sul tema della "follia", una danza di origine portoghese, impropriamente conosciuta come "folies d'Espagne".
Mara Colombo, molto emozionata, è stata presentata dalla presidente del Club Eugenia Borzone: «Mara mi ha rivelato di aver avuto la possibilità di imparare tanto in luoghi diversi, dove ha studiato, e di aver trasferito questi arricchimenti in Valsesia. Offrire e condividere mi paiono davvero gesti di grande generosità, soprattutto perché rivolti in modo particolare alle giovani generazioni: sono proprio questi elementi che ci hanno indotte senza esitazione a sceglierla come Donna dell’anno 2023».
Dopo la consegna ufficiale della targa e l’omaggio floreale, Mara Colombo ha espresso tutta la sua riconoscenza verso il Club Femminile, che ha colto e apprezzato la sua passione per la musica: «Una forma di arte condivisa che riserva grandi soddisfazioni. I giovani che mi seguono in questo percorso vogliono intuire come capire, poter sviluppare la loro immaginazione attraverso la musica, un dono grande del quale tutti possono beneficiare; cerchiamo di creare spazi di interazione, di socialità, di applicazione in cui i giovani si possano sentire protagonisti di un progetto; oltre a creare autostima tutto questo è altamente formativo, poiché la teoria e la pratica si integrano perfettamente. Perseguiamo una linea di sostenibilità che ascolti le esigenze della persona nella propria integrità psico-fisica per un benessere che si raggiunge attraverso la consapevolezza e la conoscenza quali mezzi necessari al discernimento della bellezza nel mondo del presente e del futuro. Questo mi sento chiedere dai giovani che si avvicinano all’arte musicale. Dobbiamo perciò essere sempre molto attenti, perché i giovani ci osservano quale esempio, cercando quella centratura ed equilibrio psicofisico dei quali sono assetati e che trovano nell’esperienza del canto e della musica strumentale che li coinvolge, mente e corpo, in una disciplina altamente formativa, punto di riferimento importante per orientarsi nella complessità della vita. Il mio augurio è che i nostri giovani proseguano sui sentieri tracciati, rinnovando il nostro sogno».
La musicista ha poi concesso qualche anticipazione sulla nuova edizione del Festival di Musica Antica Gaudete!, racchiusa in un ossimoro: Festina lente, Affrettati ma lentamente: «Concediamoci quell’otium che consiste nel darsi tempo per pensare e per andare in profondità, concetto in antitesi con la richiesta di superficialità imposta dal presente». Mara Colombo ha esemplificato il suo concetto avvalendosi dell’immagine del delfino avviluppato ad un’ancora, per rappresentare insieme velocità (il delfino) e ponderazione, utilizzata nel XV secolo come marca tipografica dal principe degli stampatori, il veneziano Aldo Manuzio: “Desideriamo programmare eventi dove la sostenibilità sia visibile e dia frutti importanti: sono molto contenta di aver portato in provincia quello che io ho tanto faticato ad apprendere, di aver trovato persone con altrettante competenze che mi seguono e condividono questo percorso che vuole stimolare gli spettatori del nostro territorio, rispondendo a precise richieste; utilizzerò il premio del Soroptimist per accrescere le offerte, mantenendo sempre alto il livello qualitativo”.
La presidente ha sottolineato l’energia che promana da Mara Colombo, rifacendosi alla missione della musica che arriva nel profondo di ognuno senza bisogno di parole di spiegazione. La socia Soroptimist Marinella Mazzone è intervenuta per ricordare come la sua conoscenza con Mara risalga a molti anni fa, quando la vide dirigere i Cantores Mundi, apprezzandola sin dai primordi dell’avventura di Gaudete: «Alcuni appuntamenti del Festival negli anni sono stati ospitati proprio nel salone di Casa Turcotti». E’ stato poi sottolineato da Elisabetta Delmastro come, grazie anche al Soroptimist, si sia rafforzato l’aspetto della collaborazione femminile, contribuendo a sviluppare una rete di collaborazioni a livello nazionale e internazionale: “Scambi di cultura e di umanità”.






