Non è stato solo il Grande Cardinale di Manzù a diventare - suo malgrado - protagonista della protesta di Scientist Rebellion. Anche il busto del sindaco Demetrio Ara che si trova nel giardino del Municipio che affaccia su via Vallotti è stato trovato bendato, lunedì mattina.
Un atto dimostrativo che dovrebbe servire a sensibilizzare sull'emergenza climatica ma che, al momento, rischia di sfociare in una segnalazione all'autorità giudiziaria nei confronti dell'uomo che ha fasciato i monumenti, già individuato attraverso le riprese delle telecamere del circuito comunale di video sorveglianza. Le opere non hanno riportato danni, ma il campanello d'allarme è scattato comunque, considerato anche il precedente del 2021 quando un tifoso, cercando di arrampicarsi per festeggiare la vittoria dell'Italia agli Europei, aveva staccato una cornucopia dal monumento al Conte Cavour.
«L'autore del gesto è stato individuato e sarà convocato negli uffici della Polizia locale», assicura il sindaco Andrea Corsaro che, dopo essersi trovato davanti il busto di Ara impacchettato, ha chiesto agli agenti di visionare le telecamere per ricostruire l'accaduto.
E le immagini non solo hanno ripreso il "blitz", ma hanno anche svelato che, a riportare il decoro davanti a San Marco sono stati quattro ragazzi di passaggio, tutti molto giovani. Dopo essersi fermati, colpiti dall'insolito aspetto della grande scultura di Manzù che accoglie i visitatori, hanno rimosso cartello e bendaggi.
«Li ringrazio per l'attenzione dimostrata verso un bene artistico che Vercelli ospita in occasione della mostra "La scultura è un raggio di luna" - dice Corsaro -. Grazie per l'attenzione mostrata verso la città. Personalmente sono convinto che i monumenti non debbano essere coinvolti in queste azioni dimostrative o in altre forme di protesta e mi fa piacere che un gruppo di giovani si sia fatto carico di riportare l'area al decoro che le spetta».




