Attualità - 17 aprile 2023, 16:30

Quando il vino è donna

Carolina Travaglini con la madre Cinzia al Soroptimist Vercelli

Quando il vino è donna

La quinta generazione della Cantina Travaglini è donna. Sono infatti Carolina ed Alessia il futuro di questa prestigiosa etichetta vinicola della nostra provincia che, con la madre Cinzia ormai al timone da diversi anni, portano avanti progetti innovativi, aprono ai nuovi mercati internazionali, sperimentano con coraggio pur nel rispetto della gloriosa tradizione.

Il Soroptimist Club di Vercelli presieduto da Lucia Ruzzante ha dedicato la serata di mercoledi 12 aprile ad una grande storia di famiglia, di tradizione, di eccellenza territoriale, di donne capaci e tenaci, di coraggio imprenditoriale e lo ha fatto ospitando al circolo ricreativo Cinzia Travaglini e una delle due figlie, Carolina, assente Alessia per impegni aziendali.

Un racconto avvincente che inizia nel 1920 e prosegue fino ad oggi toccando tappe fondamentali come la scelta del papa’ Giancarlo negli anni ’50 di rivoluzionare l’azienda e di raccogliere tanti piccoli viticoltori intorno ad un unico progetto, incentrando la produzione sul solo vitigno di nebbiolo coltivato a “guillot”. Nel 1987 la cantina ottiene la denominazione DOC e nel 1990 quella ancor piu’ prestigiosa di DOCG. Un tratto distintivo, oltre alla peculiarita’ del loro vino, e’ anche la bottiglia iconica cosiddetta “storta” ideata e brevettata nel 1958 dal mai dimenticato papa’ Giancarlo, che funziona come un decanter e rende l’etichetta Travaglini immediatamente riconoscibile su ogni tavola.

E’ stata una serata in cui le soroptimiste si sono lasciate contagiare dalla forte passione delle relatrici potendo, tra l’altro, degustare il buon rosso gattinarese oggetto della conversazione.

Una famiglia operosa ed entusiasta che unita ad un territorio con caratteristiche privilegiate crea da oltre un secolo un piccolo capolavoro per gli amanti del buon bere. La Presidente ha omaggiato le gentili ospiti con una acquaforte del nostro Sant’Andrea, opera della socia Alessandra Favini, sensibile artista vercellese, che ne ha illustrato la realizzazione; Cinzia e Carolina si sono intrattenute con l’artista ammirate dal manufatto.

comunicato

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