Un ponte fra tre comuni del vercellese a vocazione risicola e la città di Guiglo, in Costa d'Avorio, uno dei paesi più poveri al mondo, un paese di bambini malnutriti, «un paese dove pochi hanno tanto e tanti non hanno niente» dice Francesca Costero, di Enaip Piemonte.
«Un progetto che nasce quando Maura Forte era sindaco di Vercelli» precisa il presidente delle Acli, Cesare Daneo.
«Un progetto di cui Villata è capofila, ma qui con me ci sono Bondesan e Demagistri, sindaci di Pezzana e di Borgo Vercelli, che hanno aderito» dice il primo cittadino di Villata, Franco Bullano.
Con lui, Maura Forte e il presidente della Acli al tavolo dei relatori (in collegamento streaming con Regione e Anci) c'è Honoré Joseph Akum, ivoriano che vive in Italia ma presente all'incontro nella sula magna del seminario in qualità di rappresentante dei partine della Costa d'Avorio.
È lui che ha usato la parola “ponte” posta ad ainizio articolo.
Il progetto, battezzato “Ris.Os: riso opportunità di sviluppo”, prevede la trasformazione a riso di 80 ettari del comune di Guiglo,la formazione di tecnici sul posto, la creazione di una cooperativa, successivamente.
Non solo: verranno coinvolte le scuole del vercellese e quelle ivoriane che si confronteranno su svariati temi: la cooperazione, l'agricoltura sostenibile, ma cne due mondi lontanisssimi: da un lato benessere e sprechi, dall'altro la fame di un paese distrutto da guerre e Covid.
L'iniziativa è finanziata dalla Regione Piemonte.
I partener sono: Enaip Piemonte ETS, Acli Vercelli, IIS Galileo Ferraris di Vercelli, Associazione Italivoire, Associazione d’irrigazione Ovest Sesia, Comune di Pezzana, Comune di Borgo Vercelli, ANCI Piemonte




