Sono stati assolti manager e progettisti finiti a processo per lo schianto del convertiplano precipitato, nell'ottobre 2015, tra Santhià e Tronzano.
I manager Clive Charles Scott, inglese, l'americano David Williams King e i responsabili tecnici Maurizio Parolini e Clemente Brena erano accusati di omicidio colposo, disastro aereo e dell'incendio che scaturì dall'incidente nel quale persero la vita i piloti collaudatori Pietro Venanzi ed Herbert Moran.
Il convertiplano Aw 609, veivolo sperimentale a decollo verticale, aveva mostrato anomalie mentre stava sorvolando l'abitato di Santhià. La manovra estrema dei due piloti portò l'aereo a precipitare in un campo, lontano dalle case. Per i due piloti eroi, però, non ci fu nulla da fare: entrambi persero la vita nello schianto.
Il fascicolo aperto dal sostituto procuratore Francesco Alvino aveva portato al rinvio a giudizio dei manager e progettisti: dopo un lungo processo, rallentato anche dalla pandemia, la giudice Enrica Bertolotto ha assolto gli imputati da tutte le accuse con formula ampia. Nei loro confronti il pubblico ministero Carlo Introvigne, che ha sostenuto in aula l'accusa, aveva chiesto condanne a 8 mesi per Clive Charles Scott, un anno per David Williams King, e sei mesi per Maurizio Parolini. Richiesta di assoluzione, invece, per Clemente Brena.




