Venerdì 25 novembre alle 21 sarà in scena al Teatro Civico "H2SO4: se fa male non è amore", spettacolo teatrale organizzato dall'Associazione 12dicembre ODV in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Da sempre in prima linea nel sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza di genere e altrettanto presente con eventi significativi che coinvolgono il mondo culturale nel giorno della ricorrenza celebrata a livello mondiale, il presidente Gianni Paronuzzi Ticco si è avvalso quest'anno del contributo artistico della Compagnia della Borragine.
Questa neonata compagnia valsesiana farà il suo debutto ufficiale proprio venerdì sul palco cittadino, e unisce anime diverse per formazione ed esperienza teatrale e/o musicale.
Tra queste, nel ruolo del protagonista oltre a quello di direttore artistico della compagnia teatrale, ritroviamo Cristiano Puozzo, vercellese di nascita e personaggio assai conosciuto e stimato nell'ambiente del volontariato e non solo. Ritorna dopo tanti anni sul palco della "sua" città quasi come testimonial di un messaggio contro un fenomeno aberrante che non accenna a diminuire.
Con lui sul palco Francesca Maiuri, coprotagonista.
L'autore del testo, un atto unico della durata di circa un'ora, è Fabio Lamanna che ha firmato anche la regia e la musica.
Una breve sinossi dello spettacolo.
Un uomo e una donna si incontrano: lui il carnefice e lei la vittima.
Raccontano la loro versione attraverso brevi ma intensi monologhi alternati a canzoni interpretate da un altro uomo e un’altra donna che creano un continuum con la narrazione.
I due cantanti sono Pier Antonio Rasolo e Paola Matera, quest'ultima balzata alle cronache non solo per la sua voce ma per la sua infinita umanità: era lei infatti la dottoressa ospedaliera che cantava in corsia per alleviare la sofferenza dei suoi pazienti.
Sul palco oltre alle due voci narranti e ai due cantanti ritroviamo sullo sfondo anche quattro musicisti: lo stesso autore e regista al pianoforte, alla chitarra Andrea Bertieri, al basso Elena Anzola e alla batteria Riccardo Giusti .
Lo spettacolo sarà preceduto dalla presentazione delle attività che l’Associazione 12dicembre svolge sul territorio cittadino nell’ambito del contrasto alla violenza di genere e del supporto delle vittime.
Sono previsti inoltre interventi di alcune istituzioni operanti nella Provincia di Vercelli.
Violenza contro le donne: i dati sono drammatici
Il fenomeno della violenza di genere e dei femminicidi è talmente diffuso e radicato nella nostra società che il Ministero dell’Interno ne ha fatto oggetto di studio predisponendo un report a cadenza settimanalmente, per offrire una panoramica degli omicidi volontari consumati e, nello specifico, di
quelli con vittime donne.
Il report più recente è del 10 ottobre u.s., data in cui si riporta che, relativamente al periodo 1 gennaio – 9 ottobre 2022, sono stati registrati 226 omicidi, con 83 vittime donne, di cui 72 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 43 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.
"Come associazione da anni impegnata a contrastare il fenomeno - si legge nel comunicato stampa - riteniamo che parlare solo di numeri non sia sufficiente. Crediamo che ci si debba soffermare a riflettere sulla gravità di questo fenomeno che si consuma in ambito familiare, dove la vittima non è solo la donna ma spesso, direttamente o di riflesso, anche i minori presenti. Infatti il femminicidio non è mai un gesto improvviso, ma il frutto di un’escalation di violenze, minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, atti persecutori, stalking,
percosse, abusi sessuali.
Gli studi condotti dall’OMS e dal Ministero della salute evidenziano che la violenza di genere ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima
femminile. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti della
violenza di genere si ripercuotono quindi sul benessere dell’intera comunità.
E se, come è ormai risaputo, serve un cambiamento culturale per sconfiggere la piaga della violenza sulle donne, allora sono gli strumenti culturali che vanno utilizzati perché il messaggio sia davvero efficace. A partire dal teatro".
“Il teatro non è solo una performance, è una vera e propria esperienza
collettiva, ci aiuta a connetterci in un’unica emozione e apre a una serie di domande, di interrogativi a cui, insieme, possiamo dare delle risposte. Così si crea quel contagio reciproco, si creano gli anticorpi che concretamente possono contribuire a sostenere il cambiamento rispetto ad alcune storture che sono
sotto gli occhi di tutti” .
Queste le parole di Cinzia Spanò, attrice e drammaturga, che ha portato in scena più volte il tema della violenza sulle donne.
E lo spettacolo che verrà proposto va proprio in questa direzione, affinché tramite l’arte si possa raggiungere, insieme, un diverso grado di consapevolezza.
L'ingresso è gratuito con offerta libera.