Scuola - 29 ottobre 2022, 07:48

Il sistema di orientamento: l'esperienza di Coverfop

Intervista a Francesca Girone, responsabile del servizio rivolto a studenti e famiglie

Francesca Girone, responsabile dell'orientamento Coverfop

Francesca Girone, responsabile dell'orientamento Coverfop

Coverfop, dal 2016 opera all’interno del bando “Obiettivo Orientamento Piemonte” sul territorio di Vercelli e Borgosesia su un target di studentesse e studenti tra gli 11 e i 22 anni, sia attraverso sportelli orientativi che offrono supporto alla scelta con colloqui individuali, sia attraverso attività all’interno delle scuole secondarie di I e II grado. Il progetto regionale è stato calato sui quadranti (in questo caso Novara-Vercelli-Biella-VCO) ed ha come capofila Enaip Piemonte e molti partner, tra cui Coverfop (che opera in provincia di Vercelli).

Di quali numeri parliamo e quali sono le scuole coinvolte? Lo chiediamo a Francesca Girone, responsabile dell’Orientamento di Coverfop

«In questi ultimi anni l’attività si è molto intensificata soprattutto nelle scuole medie, segno che il tema dell’orientamento è un punto fondamentale nella scelta consapevole dei ragazzi – dice Girone -. Noi ci siamo occupati degli Istituti Comprensivi I.C. Lanino, I.C. Ferrari, I.C. Rosa Stampa, I.C. Lignana, I.C. Cigliano, I.C. Livorno Ferraris coinvolgendo in totale circa 400 allieve ed allievi. Come si vede parliamo di numeri molto importanti (ed è solo una parte dei numeri totali) e di un progetto fondamentale per l’intero sistema scolastico provinciale. La preparazione degli orientatori, su cui il progetto ha investito molto, è il punto nodale del sistema. E’ importante conoscere (il sistema), saper ascoltare (le propensioni e le aspettative degli allievi), orientare (professionalmente e empaticamente), esserci (le scelte avvengono spesso dopo riflessioni e il lavoro dell’orientatore non finisce al termine del laboratorio)».

Avete degli obiettivi di progetto?

«Gli obiettivi di tali attività - continua Francesca Girone - sono quelli di supportare le ragazze, i ragazzi e le loro famiglie nelle fasi di transizione (scuola/scuola, scuola/formazione, scuola/lavoro, formazione/lavoro); facilitare l’acquisizione di competenze orientative; favorire il successo formativo. Gli interventi vengono sempre co-progettati con i referenti orientamento delle scuole, con molte di esse si è deciso di cominciare il percorso in prima media attraverso un kit di orientamento precoce: in particolare in prima media i ragazzi si avvicinano al mondo del lavoro attraverso il gioco, in seconda media riflettono su stessi e sulle loro capacità e interessi, mentre in terza media si presenta l’offerta formativa del territorio». 

Ci sono state interruzioni del servizio durante il periodo pandemico?

«Durante la fase di emergenza sanitaria anche il servizio di Orientamento ha previsto la possibilità di attivare i propri servizi a distanza e oggi è attiva la possibilità di un regime misto per cui gli interventi possono essere richiesti sia in presenza che a distanza, a seconda di quale sia ritenuta la modalità più efficace in relazione alle possibilità e alle necessità. Come per molte altre situazioni l’emergenza ci ha consentito di sperimentare innovazioni metodologiche che stanno entrando a regime ed arricchendo l’attività».

Le attività si svolgono solo in aula e sono rivolti solo ai ragazzi?

«No – precisa Francesca Girone – Abbiamo sportelli in tutte le sedi dei partner coinvolti nel progetto. Sportelli in cui è possibile richiedere consulenze orientative individuali, su appuntamento o, come avviene spesso, anche semplicemente presentandosi alo sportello. Le attività sono rivolte anche alle famiglie attraverso seminari di supporto ai processi decisionali, tali incontri si sono svolti sia a distanza che in presenza; la risposta delle famiglie è stata molto positiva e partecipativa».

Le attività dei prossimi mesi?

«Nei prossimi mesi le attività previste saranno soprattutto per gli studenti e le studentesse in uscita delle scuole secondarie di I e II grado in vista delle loro scelte future sia scolastiche che lavorative. E’ necessario far conoscere il progetto e la sua rete. E’ davvero uno strumento prezioso su cui si sono fatti investimenti di risorse economiche e personali importanti. E che ha supportato decine di famiglie nelle loro scelte».
Gli sportelli orientamento di Coverfop si trovano nelle due sedi di Vercelli in piazza Cesare Battisti, 9 e di Gattinara in corso Valsesia 112. Si può richiedere un appuntamento anche telefonando allo 0161.502006 oppure compilando un form dal sito www.coverfop.it .

redaz

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