«Nessuno di noi avrebbe voluto demolire un viadotto costruito appena 40 anni fa, che tutti abbiamo usato e che era funzionale al traffico cittadino e alla vita del rione. Però ci siamo trovati a fare i conti con un'opera ammalorata, fortemente compromessa e non più in grado di svolgere il compito per il quale era stata costruita. L'impegno dell'amminstrazione è fare in modo che da questa demolizione possa nascere una viabilità nuova, che sia di stimolo al rilancio del quartiere e a una sua nuova apertura verso il resto della città». Nel punto in cui, 15 mesi fa, aveva annunciato la chiusura al traffico del cavalcaferrovia di corso Avogadro di Quaregna, il sindaco Andrea Corsaro consegna il cantiere di demolizione alla General Smontaggi, la ditta di San Pietro Mosezzo che si occuperà dell'intervento di rimozione del ponte e delle pile che reggono il viadotto che, da quasi 40 anni, scavalca la ferrovia Vercelli - Casale.

Rispetto a 15 mesi fa, il tratto di via Chiais che costeggia il cavalcaferrovia è molto più trafficato: a poche decine di metri di distanza si trova il bypass sulla ferrovia, aperto lo scorso settembre, che consente agli abitanti della zona di accedere direttamente a via Trino. E solo a vedere quante auto passano in un orario "anonimo" di metà pomeriggio, si capiscono l'utilità del varco e la necessità di fornire quanto prima un collegamento più fluido alla zona.
«I tempi dell'assegnazione dei lavori - puntualizza il sindaco - sono quelli dettati dai passaggi per l'approvazione del progetto da parte di tutti gli enti coinvolti. Ora la procedura passa nelle mani di una ditta della zona, che sta operando su grandi cantieri in tutta Italia e alla quale abbiamo chiesto di prendere tutte le precauzioni possibili per mitigare l'impatto del cantiere sulla zona residenziale circostante».
A spiegare le modalità dell'abbiamento sono Fabio Giordani, responsabile commerciale della società, e l'ingegnere responsabile del cantiere, Roberto Brustia. «Si tratta di abbattere sette campate doppie, dunque 14 elementi, differenziando i materiali e operando con una tecnica mista».

Le campate sovrastano le strade, dopo essere state "alleggerite" di parapetti, asfalti e tutte le altre sovrastrutture, saranno demoliti attraverso le gigantesche pinze meccaniche che sbriciolano il cemento armato. Le campate che sovrastano la ferrovia verranno invece rimosse e demolite a terra. L'area interesserà in primo luogo la zona verso l'Aravecchia per poi sportarsi sulla ferrovia e procedere infine con l'abbattimento delle campate verso via Trino, meno problematiche dal momento che non sono interessate dalla presenza di edifici residenziali.
«In 15 mesi abbiamo intercettato le risorse necessarie - commenta Massimo Simion, assessore ai Lavori pubblici - appaltato i lavori e messo a bilancio per il 2022 un milione e 900mila euro per la revisione della viabilità dell'area». Bocche cucite, però, su quello che sarà il futuro di corso Avogadro: la ferrovia Vercelli - Casale, com'è noto, non è dismessa ma sospesa, dunque tutti gli interventi devono essere coordinati con le ferrovie. «Anticipare il progetto che abbiamo in mente, in questo momento non fa l'interesse della città», precisa Simion.
Alla consegna dei lavori è presente anche l'ingegnere Montiglio che, dal 2018, monitora il viadotto, che ha firmato la relazione sulla base della quale l'opera è stata chiusa e che ora si occuperà della direzione lavori. «Il cavalcaferrovia non era più recuperabile», assicura. Non resta dunque che guardare ai prossimi mesi: da contratto i lavori si chiuderanno in 150 giorni. Il che significa che, per i residenti della zona, si prepara un'estate decisamente "calda".
«Nel progetto sono predisposte misure per mitigare i disagi causati da polveri e rumore - spiegano i referenti della General Smontaggi - verranno posti pannelli insonorizzati e si procederà all'abbattimento delle polveri con cannoni spara acqua e tensioattivi. I disagi, purtroppo, sono inevitabili, ma saranno propedeutici alla rinascita di questa parte di città».






